Storico, specialista della rivoluzione francese e del Primo Impero, fu eletto deputato per i Vosgi, nelle file della conservatrice Federazione Repubblicana nel 1924: carica che mantenne fino al 1928. Nel 1927 fu eletto all'Académie française, sedendo sulla poltrona n. 5, nella quale succedette a Robert de Flers. Alla morte del maresciallo di FranciaHubert Lyautey presiedette l'Associazione degli amici della culla di Giovanna d'Arco, che organizzò manifestazioni di massa dal 1937 al 1939 à Domrémy, sotto l'egida dei Compagnons de Jeanne d'Arc. Fu anche membro associato dell'Académie de Stanislas.[1] Durante la prima guerra mondiale fu mobilitato nel 1914 ed aggregato al 44º reggimento di fanteria territoriale, prima di essere assegnato al Quartier Generale.[2] Divenne sottotenente ed ufficiale addetto al servizio d'informazioni. Fu congedato nel 1918 con il riconoscimento della Croce di Guerra.
Louis Madelin si sposò nel 1898 ed ebbe quattro figli. Dopo la morte della prima moglie sposò, nel 1909, Marthe Clavery, deceduta nel 1973 a 92 anni di età.
^(FR) (FR) MADELIN Louis, su cths.fr. URL consultato il 25 ottobre 2013.
^(FR) Rémy Porte, in Dictionnaire de la Grande Guerre 1914-1918, sous la direction de François Cochet et Rémy Porte, collection Bouquins, Éd. Robert Laffont, S.A. Paris, 2008. page 668. ISBN 978-2-221-10722-5
^(FR) Jacques Leclercq, Dictionnaire de la mouvance droitiste et nationale de 1945 à nos jours , L'Harmattan, Paris, 2008, ISBN|9782296064768, p. 136
(FR) Antoine de Baecque (dir.), « Ni Révolution, ni Contre-Révolution : Louis Madelin », in Pour ou contre la Révolution, Bayard, Paris, 2001, pp. 512–515, ISBN 2-227-02009-1
(FR) Albert Ronsin (dir.), Les Vosgiens célèbres. Dictionnaire biographique illustré, Éditions Gérard Louis, Vagney, 1990, p. 243, ISBN 2-907016-09-1