Luciano Paolucci Bedini vescovo della Chiesa cattolica | |
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Titolo | Gubbio Città di Castello |
Incarichi attuali |
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Nato | 30 agosto 1968 a Jesi |
Ordinato diacono | 24 settembre 1994 dall'arcivescovo Franco Festorazzi |
Ordinato presbitero | 30 settembre 1995 dall'arcivescovo Franco Festorazzi |
Nominato vescovo | 29 settembre 2017 da papa Francesco |
Consacrato vescovo | 3 dicembre 2017 dal cardinale Edoardo Menichelli |
Luciano Paolucci Bedini (Jesi, 30 agosto 1968) è un vescovo cattolico italiano, dal 29 settembre 2017 vescovo di Gubbio e dal 7 maggio 2022 vescovo di Città di Castello.
È nato a Jesi, sede vescovile in provincia di Ancona, il 30 agosto 1968.
Entrato nel 1989 nel Pontificio seminario regionale marchigiano "Pio XI" a Fano, nel 1995 ha conseguito il baccellierato in teologia. Successivamente, nel 1999 ha conseguito la licenza in teologia pastorale presso l'Università Pontificia Salesiana a Roma.[1]
Il 24 settembre 1994 è stato ordinato diacono dall'arcivescovo Franco Festorazzi; il 30 settembre dell'anno successivo lo stesso arcivescovo lo ha ordinato presbitero, nella cattedrale di San Ciriaco ad Ancona, per l'arcidiocesi di Ancona-Osimo.
È stato direttore dell'Ufficio catechistico diocesano (1999-2011) e poi anche di quello regionale (2003-2010). Vicerettore del Pontificio seminario regionale "Pio XI" di Ancona dal 2004, nel 2010 ne è divenuto rettore.[2]
Il 29 settembre 2017 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Gubbio; è succeduto a Mario Ceccobelli, dimessosi per raggiunti limiti di età.[2] Il 3 dicembre seguente ha ricevuto l'ordinazione episcopale, nella chiesa di San Domenico a Gubbio, dal cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona-Osimo, co-consacranti il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, e Mario Ceccobelli, suo predecessore a Gubbio.[3] Durante la stessa celebrazione ha preso possesso canonico della diocesi.
Il 7 maggio 2022, avendo papa Francesco unito in persona episcopi la diocesi di Gubbio con la diocesi di Città di Castello, è stato nominato vescovo anche di quest'ultima sede;[4] è succeduto a Domenico Cancian, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 18 giugno seguente ha preso possesso canonico della diocesi.
La genealogia episcopale è:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 1283156012401049700001 · SBN BRIV185635 |
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