Maciej Stryjkowski (Stryków, 1547 circa – 1593 circa) è stato uno storico, scrittore e poeta polacco-lituano, noto soprattutto per essere l'autore della Cronaca di Polonia, Lituania, Samogizia e di tutta la Rutenia (1582), il primo libro a stampa sulla storia della Lituania.
Nacque verso il 1547 a Stryków, un villaggio del ducato di Masovia. Studiò in una scuola della cittadina di Brzeziny, sempre in Masovia, dopodiché si arruolò nell'esercito della Confederazione polacco-lituana e fu impiegato nel Granducato di Lituania, sebbene non sia certo che abbia preso parte ad una guerra. Verso il 1573, quando aveva circa 25 anni, si congedò e divenne un protetto di Merkelis Giedraitis, vescovo di Samogizia. Stryjkowski fu ordinato presbitero e fu nominato prevosto della parrocchia di Georgenburg, un piccolo villaggio al confine tra Lituania e Prussia.
Qui dedicò la sua vita a scrivere una cronaca monumentale della Polonia-Lituania, pubblicata a Königsberg nel 1582. Il libro ebbe come titolo Kronika Polska, Litewska, Żmódzka y wszystkiej Rusi Kijowskiey, Moskiewskiey, Siewierskiey(...) y rozmaite przypadki woienne y domowe, pruskich, mazowieckich, pomorskich y inszych krain Królestwu Polskiemu y Wielkiemu Xięstwu Litewskiemu przyległych(...) [1][2] ed è un classico della letteratura polacca. È una fonte importante della storia della Confederazione polacco-lituana dalle radici leggendarie fino al 1581. Alcuni frammenti dell'opera sono scritti in lituano.[3]. Incoraggiò anche la nobiltà lituana ad utilizzare il lituano.[3]
La Cronaca era derivata da cronache precedenti scritte da Jan Długosz e da Maciej Miechowita, ma comprendeva anche racconti popolari e leggende rutene [4]. Ebbe subito larga diffusione presso la szlachta e spesso si nota che Stryjkowski fu uno degli autori polacco-lituani a modellare l'identità nazionale lituana, giacché le sue opere furono in seguito citate e copiate da dozzine di scrittori e cronisti[4][5][6]. Fino al XIX secolo le opere di Stryjkowski erano considerate le fonti principali sulla storia remota del granducato di Lituania[7]. Solo con all'avvento della moderna storiografia la Cronaca iniziò ad essere criticata e dibattuta, soprattutto per la parzialità verso i magnati, la mancanza di distinzione fra leggende e resoconti storici e la teoria secondo cui le famiglie nobili lituane avessero origine dall'Impero romano.
Nel 1577 Stryjkowski compose un grande poema epico: O początkach, wywodach, dzielnościach, sprawach rycerskich i domowych sławnego narodu litewskiego, żemojdzkiego i ruskiego, przed tym nigdy od żadnego ani kuszone, ani opisane, z natchnienia Bożego a uprzejmie pilnego doświadczenia ("Sugli esordi, fatti, imprese, notizie cavalleresche e familiari della gloriosa nazione lituana, samogizia e rutena, finora mai trattati né descritti da nessuno, esposti per ispirazione di Dio e personale esperienza")[8], che fu pubblicato postumo.
Maciej Stryjkowski morì verso il 1593, ma il luogo e la data esatta della morte sono sconosciuti.
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