Macrosemius | |
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Fossile di Macrosemius rostratus | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Osteichthyes |
Sottoclasse | Actinopterygii |
Ordine | Semionotiformes |
Famiglia | Macrosemiidae |
Genere | Macrosemius |
Il macrosemio (gen. Macrosemius) è un pesce osseo estinto, appartenente ai macrosemiidi. Visse nel Giurassico superiore (Kimmeridgiano - Titoniano, circa 155 - 145 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa.
Questo pesce era di dimensioni medio-piccole, e non superava i 20 centimetri di lunghezza. Il corpo era piuttosto allungato, e la testa relativamente grande; le orbite erano piuttosto grandi, mentre il muso allungato terminava in una piccola bocca in posizione terminale. Macrosemius era caratterizzato da una pinna dorsale molto ampia e allungatissima, con una base che decorreva dall'inizio del dorso fino alla pinna caudale. Quest'ultima non era biforcata e si presentava come una sorta di ventaglio stretto, dal margine arrotondato. La pinna anale era arrotondata, mentre le pinne ventrali erano piccole e le pinne pettorali erano un po' più ampie. Macrosemius era dotato di numerose piccole scaglie romboidali, che ricoprivano la quasi totalità del corpo a eccezione della parte immediatamente sottostante alla lunghissima pinna dorsale. La specie Macrosemius rostratus era dotata di una pinna dorsale più lunga (con 37-39 raggi) e alta rispetto alla specie leggermente più antica M. fourneti (34-35 raggi della pinna dorsale, più ampia nella parte posteriore).
Macrosemius venne descritto per la prima volta nel 1843 da Louis Agassiz, nella sua opera Recherches Sur Les Poissons Fossiles. La specie tipo, Macrosemius rostratus, è ben nota grazie a numerosi fossili ritrovati nella zona di Solnhofen e di altri giacimenti del Giurassico superiore (Titoniano) della Baviera (Germania). A questo genere sono poi state ascritte altre specie, come M. fourneti e M. dumortieri (forse conspecifiche e attribuite in origine al genere Disticholepis) provenienti dal Kimmeridgiano di Cerin (Francia). Le specie M. pectoralis del Titoniano di Savonnières en-Perthois (Francia) e M. andrewsi del Berriasiano di Teffont (Inghilterra) sono state attribuite in seguito al genere Enchelyolepis.
Macrosemius è il genere eponimo dei macrosemiidi, un gruppo di pesci semionotiformi con una serie di caratteristiche uniche nel cranio; in particolare, Macrosemius sembrerebbe un macrosemiide derivato, con alcune caratteristiche che lo avvicinano all'antico Legnonotus (ad esempio la lunga pinna dorsale e la zona priva di scaglie sottostante a essa) e probabilmente originatosi da una forma simile a Palaeomacrosemius (Ebert et al., 2016).
Come tutti i macrosemiidi, anche Macrosemius era un piccolo abitante delle scogliere e delle lagune con acque calme e basse. Probabilmente si nutriva di piccoli animali o di alghe.