Macrozamia moorei | |
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Macrozamia moorei | |
Stato di conservazione | |
Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Cycadophyta |
Classe | Cycadopsida |
Ordine | Cycadales |
Famiglia | Zamiaceae |
Genere | Macrozamia |
Specie | M. moorei |
Nomenclatura binomiale | |
Macrozamia moorei F.Muell., 1881 |
Macrozamia moorei F.Muell. è una cicade della famiglia delle Zamiaceae, nativa dell'Australia.[2]
Ha un tronco spesso e colonnare, che può raggiungere un'altezza di 9 m e un diametro di 80 cm.
Ha foglie verticillate, disposte a corona, lunghe fino a 3 m, ciascuna con 120-200 foglioline strette e lanceolate, di color verde intenso o verde-bluastro, che si inseriscono a 90° su un rachide arcuato, dotato di un picciolo spinoso, lungo 2–10 cm I coni maschili sono fusiformi, lunghi 30–45 cm long, 10–20 cm di diametro, dotati di una spina apicale lunga 2–25 mm. I coni femminili sono ovoidali, lunghi 40–80 cm, 15–20 cm di diametro e con una spina apicale lunga sino a 7 cm.
I semi sono ovoidali, lunghi 40–60 mm e larghi 30–40 mm con sarcotesta rossa.
La denominazione Macrozamia moorei si deve a Ferdinand von Mueller (1881). Il nome fu scelto in onore a Charles Moore (1820-1905), direttore dei Royal Botanic Gardens di Sydney.
È endemica dello Stato australiano di Queensland ove si sviluppa in zone caratterizzate da terreno povero, roccioso, ben drenato, neutro o leggermente acido. Soffre le basse temperature.