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La malattia di Schindler o morbo di Schindler o deficit di α-N-acetilgalattosaminidasi (α-NAGAL) è una rara malattia genetica di tipo autosomico recessivo facente parte dell'eterogeneo gruppo delle malattie da accumulo lisosomiale.
La forma giovanile è la vera malattia di Schindler, nella forma dell'adulto è conosciuta come malattia di Kanzaki. Secondo altre classificazioni si parla di malattia di Schindler di tipo I e di malattia di Schindler di tipo II rispettivamente. Inoltre esiste una forma intermedia della malattia che è chiamata malattia di Schindler di tipo III. Tutte queste fanno parte delle oligosaccaridosi.
La carenza dell'enzima α-N-acetilgalattosaminidasi fu per la prima volta individuata e descritta nel 1988 da Detlev Schindler genetista di Würzburg.[1][2][3][4]
Mentre nel 1989 la malattia omonima di Kanzaki fu descritta per la prima volta da T. Kanzaki in giappone in una donna anziana che presentava il deficit di α-N-acetilgalattosaminidasi.[5][6]
Questa malattia da carenza di α-N-acetilgalattosaminidasi è estremamente rara, non è ancora censita la prevalenza da Orphanet.[7]
La causa della malattia di Schindler è la ridotta attività dell'enzima α-N-acetilgalattosaminidasi, per una ridotta sintesi dovuta ad un deficit genetico del gene che lo codifica, situato sul cromosoma 22 nel locus Q11.[8]
L'α-N-acetilgalattosaminidasi è un esoglicosidasi lisosomiale, che scinde i residui terminali di α-N-acetilgalattosammina dai glicopeptidi e glicolipidi[8] prodotti dall'organismo; il suo deficit comporta l'accumulo patologico di glicoproteine, di glicosfingolipidi e proteoglicani legati tra loro con i gruppi terminali N o O. Gli accumuli sono causa del danno cellulare alla base della patologia.[9]
La malattia nella forma giovanile, tipicamente, nel primo anno di vita determina una caratteristica ipotonia progressiva, con disturbi del movimento di tipo extrapiramidale, una rapida regressione psicomotoria con convulsioni e mioclonie, una paresi tetraplegica e cecità.[10]
Nella forma adulta, invece, per la sintomatologia osservata, è simile alla malattia di Fabry.[4]
Le persone affette hanno un angiocheratoma[11] e solo un modesto ritardo mentale.[12]
La forma intermedia della malattia di Schindler (tipo III) si manifesta con problemi di comportamento, convulsioni e ritardo psicomotorio.
La carenza dell'enzima α-N-acetilgalattosaminidasi può essere individuata a fini diagnostici con un esame cromatografico degli oligosaccaridi presenti nelle urine.[13] Utile anche la determinazione dell'attività della α-N-acetilgalattosaminidasi nei leucociti, nei fibroblasti e nel trofoblasto. Si può anche fare un'analisi del DNA, ma ciò di solito non è necessario.
La terapia attualmente non ha trattamenti specifici ma solo sintomatici.
I soggetti che manifestano la malattia nel primo anno di vita hanno un exitus intorno al 4 anno di vita.
- ^ Wang AM, Schindler D, Desnick R, Schindler disease: the molecular lesion in the alpha-N-acetylgalactosaminidase gene that causes an infantile neuroaxonal dystrophy, in J. Clin. Invest., vol. 86, n. 5, novembre 1990, pp. 1752–6, DOI:10.1172/JCI114901, PMC 296929, PMID 2243144.
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- ^ Orphanet: Deficit di alfa N acetilgalattosaminidasi tipo 1 Malattia di Schindler tipo 1, su orpha.net.
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- Nenad Blau, Marinus Duran e K. Michael Gibson, Laboratory Guide to the Methods in Biochemical Genetics, Springer, 27 agosto 2008, pp. 331–, ISBN 978-3-540-76697-1.
- Gary R Fleisher e Stephen Ludwig, Textbook of Pediatric Emergency Medicine, Lippincott Williams & Wilkins, 2010, pp. 2–, ISBN 978-1-60547-159-4.