Mammina cara (Mommie Dearest) è un film del 1981 diretto da Frank Perry.
È un film biografico ispirato alla vita dell'attrice Joan Crawford e basato sull'omonimo romanzo scritto dalla figlia Christina Crawford, di produzione statunitense, e interpretato da Faye Dunaway.
Il film narra la vita dell'attrice Joan Crawford, vista con gli occhi della figlia adottiva Christina. La donna, nel suo testamento, non ha lasciato nulla ai figli adottivi (nel film sono solo due invece di quattro), ma l'ultima parola l'ha avuta Christina, scrivendo la biografia della mamma, in cui l'accusa di essere isterica, alcolizzata, ossessionata dall'idea dell'ordine e dell'igiene; spesso scaricava le sue ire sui figli, ora esigendo troppo dalla giovane, ora sfogando la sua collera in modo violento, ora infliggendole immotivate crudeltà.
I figli dunque hanno dovuto sottostare all'indole amorale della donna e agli sfoghi delle sue frustrazioni. Per due volte Christina finisce in un collegio e la seconda volta l'istituto è molto simile a una casa di correzione. La Crawford, rimasta vedova di uno dei maggiori azionisti della Pepsi-Cola, diviene una donna d'affari, mentre Christina continuerà mediocremente la carriera di attrice.
Riprese
Le riprese si sono svolte in USA, dal 26 gennaio 1981 al 1º maggio dello stesso anno.
Il film è uscito nelle sale statunitensi il 18 settembre 1981.
Il film in totale ha incassato 39 milioni di dollari, a fronte di un budget di 5 milioni.[1]
Nonostante le tiepide recensioni che il film ha avuto nel mondo della critica cinematografica, la pellicola è diventata col tempo un vero e proprio cult in America. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha ottenuto un punteggio medio del 49% sul 100%, basato su 43 recensioni di critici cinematografici.[2] Il film ha vinto il Razzie Awards al peggior film nel 1981 e il Razzie Awards come peggior film del decennio nel 1989.
Il personaggio di Joan Crawford, interpretato da Faye Dunaway, appare al #41 posto nella classifica dei personaggi più cattivi della storia del cinema.