Dopo aver firmato un contratto con Universal Pictures, la Corday interpretò una serie di ruoli secondari in B movie quali il melodramma Ragazze audaci (1954), sul set del quale incontrò l'attore Richard Long, che sposò nel 1957 e dal quale ebbe tre figli, Valerie, Carey e Gregory.
Alla metà degli anni cinquanta risale la fase più intensa della sua carriera cinematografica, con diverse apparizioni in pellicole western quali Al di là del fiume (1954), L'uomo senza paura (1955) di King Vidor e Duello a Bitter Ridge (1955), e legando il suo nome a tre di film del genere di fantascienza assai in voga in quel periodo, Tarantola (1955) di Jack Arnold, nel quale recitò accanto a John Agar, Il mostro dei cieli (1957) con Jeff Morrow, e Lo scorpione nero (1957), in cui ebbe come partner Richard Denning. Sul set di Tarantola la Corday conobbe Clint Eastwood, all'epoca giovane attore di belle speranze, che nel film aveva un breve ruolo non accreditato e che alcuni decenni più tardi avrebbe riportato l'attrice a lavorare nel cinema dopo un lungo periodo dedicato alla famiglia.
Nel frattempo, l'immagine della Corday continuò ad apparire sulle riviste, tra le quali Playboy, dove fu Playmate nel numero che uscì nell'ottobre del 1958. Anche sul piccolo schermo conquistò una certa notorietà, con apparizioni nelle serie Combat Sergeant (1956), Ricercato vivo o morto (1960), Avventure in paradiso (1960) e Laramie (1960).
Pochi anni dopo la prematura morte del marito Richard Long, avvenuta nel 1974, la Corday si vide offrire da Clint Eastwood la possibilità di un ritorno al grande schermo con un ruolo nel suo film L'uomo nel mirino (1977). La collaborazione con Eastwood si ripeté più tardi con un altro breve ma significativo ruolo di cameriera nel film Coraggio... fatti ammazzare (1983), e nei successivi Pink Cadillac (1989) e La recluta (1990).