Il barone Marcel Bich (pron. fr. AFI: [maʁsɛl bik]) (Torino, 29 luglio 1914 – Parigi, 30 maggio 1994) è stato un nobile e imprenditore italiano naturalizzato francese.
Originario di Châtillon (Valle d'Aosta), da una famiglia della Valtournenche, dove il cognome Bich è ancora oggi largamente diffuso, Marcel Bich era figlio di Aimé-Mario (20 dicembre 1882 - 1955) e di Marie Muffat de Saint-Amour de Chanaz (17 gennaio 1886 - 1967).
La famiglia Bich, secondo la leggenda originaria di Siena, dove erano conosciuti come Bicchi, intorno al 1370, durante la guerra tra guelfi e ghibellini, si trasferì in Valle d’Aosta, a Valtournenche, dove francesizzò il suo cognome in Bich.[1] Il titolo di barone fu conferito al suo bisnonno Emmanuel Bich, sindaco di Aosta, il 13 luglio 1841 da Carlo Alberto di Savoia.
A seguito di esperienze industriali deludenti in Italia, suo padre emigrò in Francia. Marcel Bich venne naturalizzato francese insieme ai suoi genitori e fratelli il 2 agosto 1930[2].
Laureatosi in Legge alla Sorbona, divenne famoso dopo la seconda guerra mondiale per aver modificato e diffuso la penna a sfera, comprandone il brevetto dal suo inventore, László József Bíró. La produsse con tecnologia automatizzata di alta precisione e la diffuse in tutto il mondo col nome Bic (il suo cognome senza l'acca finale). Fu uno dei primi grandi industriali francesi e la sua capacità imprenditoriale spaziò dalla penna a sfera ad accendini, rasoi, calze e collant, windsurf e barche a vela. Disputò anche la Coppa America con la sua barca "France".
Nel 2004, a dieci anni dalla sua morte, il Comune di Torino ha collocato una targa sul muro della casa di corso Re Umberto 60 in cui Marcel Bich nacque.
Marcel aveva due fratelli: la sorella Marie-Thérèse (1913-1970) e il fratello Albert (1916-1989).
Sposò Louise Chamussy nel 1937 e, dopo la sua morte nel 1950, sposò Jacqueline de Dufourq (1911-2007, divorziata) e poi Laurence Courier de Mère (1932-) nel 1956[3].
Ebbe 11 figli, di cui quattro hanno ricoperto incarichi di rilievo nell'azienda BIC: Bruno, Claude, François e Marie-Aimée Bich-Dufour.
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