Marián Varga (Skalica, 29 gennaio 1947 – Chorvátsky Grob, 9 agosto 2017[1]) è stato un compositore e pianista slovacco.
Frequentò le scuole elementari artistiche e parallelamente prese lezioni private di composizione da Ján Cikker. Fu poi allievo del Conservatorio di Bratislava, dove studiò pianoforte sotto la guida di Roman Berger e composizione sotto la guida di Andrej Očenáš.[2]
Dopo tre anni, nel 1967, abbandonò il conservatorio e in breve tempo entrò a far parte del gruppo Prúdy, con cui incise nel 1969 il leggendario album Zvoňte, zvonky. Per contrasti con il gruppo abbandonò anche i Prúdy e formò il primo gruppo di art rock slovacco, il Collegium Musicum.
Il repertorio del gruppo consisteva prevalentemente di composizioni strumentali che includevano oltre alla reinterpretazioni di brani classici (Haydn, Bartók, Stravinskij e altri) anche pezzi originali con elementi tipici della musica artistica postmoderna (ad esempio Eufónia dell'album Konvergencie).
Dopo lo scioglimento del Collegium Musicum (1979) Marián Varga decise di esibirsi come solista e fu uno dei primi musicisti a dedicarsi al concetto di improvvisazione assoluta, ossia alla composizione della musica in tempo reale.
Si dedicò anche alle canzoni, in collaborazione con Pavol Hammel, con cui pubblicò cinque album e compose il primo musical rock slovacco – Cyrano z predmestia ("Cyrano di periferia").[2]
Nel giorno del suo ultimo compleanno, il 29 gennaio 2017, Marián Varga fu premiato con il Krištáľové krídlo alla carriera.[3]
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