Mesopithecus | |
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Scheletro parziale | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Primates |
Sottordine | Haplorrhini |
Infraordine | Simiiformes |
Famiglia | Cercopithecidae |
Sottofamiglia | Colobinae |
Genere | † Mesopithecus Wagner, 1839 |
Nomenclatura binomiale | |
† Mesopithecus pentelicus Wagner, 1839 | |
Specie | |
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Mesopithecus (il cui nome significa "scimmia di mezzo") è un genere estinto di scimmia del Vecchio Mondo vissuta dal Miocene superiore al Pliocene superiore, circa 7-5 milioni di anni fa, i cui resti fossili sono stati ritrovati in depositi fluviali in Bulgaria, Italia, Romania, Grecia, Macedonia e Ucraina, Europa, e in Afganistan e Zhaotong, Asia.[1][2][3]
In vita, Mesopithecus assomigliava, probabilmente, ad un colobino moderno, con una lunghezza del corpo di circa 40 centimetri (16 pollici), ed una coda altrettanto lunga. La morfologia della scheletro e degli arti indicano che la specie M. pentelicus fosse sia di arrampicarsi sia di passare lunghi periodi al suolo, possedendo un corpo snello con arti lunghi e muscolosi e dita flessibili, mentre la successiva specie M. monspessulanus era più arborea. La morfologia dei denti suggeriscono che si nutrisse principalmente di foglie morbide e frutti.[4]
Esistono due specie riconosciute di Mesopithecus: la specie tipo M. pentelici e M. monspessulanus. Le due specie si differenziano principalmente per le dimensioni corporee e dentali, con M. pentelicus leggermente più grande di M. monspessulanus. Quest'ultima specie è inoltre la più recente delle due: la semi-terricola M. pentelicus si estinse alla fine del Miocene, mentre alcune popolazioni si adattarono ai nuovi ambienti pliocenici più umidi e boscosi, dando infine origine a M. monspessulanus, la cui articolazione del gomito indica uno stile di vita più arboreo. M. monspessulanus era ampiamente presente in Europa, sebbene i suoi resti siano scarsi e risalgano perlopiù al Pliocene. La prova della presenza di M. monspessulanus alla fine del Miocene proviene da alcuni siti italiani risalenti al Messiniano, sebbene servano ulteriori studi per confermare ciò.[5]
Una volta si pensava che Mesopithecus potesse essere un antenato dell'entello grigio, ma uno studio più recente[6] suggerisce invece che i suoi parenti più stretti fossero le scimmie "dal naso strano", come le scimmie dal naso camuso e i langur duca.[6]