Michael Aidan Courtney arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Soli Deo laus | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 5 febbraio 1945 a Nenagh |
Ordinato presbitero | 9 marzo 1968 |
Nominato arcivescovo | 18 agosto 2000 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato arcivescovo | 12 novembre 2000 dal cardinale Francis Arinze |
Deceduto | 29 dicembre 2003 (58 anni) a Bujumbura |
Michael Aidan Courtney (Nenagh, 5 febbraio 1945 – Bujumbura, 29 dicembre 2003) è stato un arcivescovo cattolico irlandese.
Michael Aidan Courtney nacque a Summerhill, presso Nenagh, il 5 febbraio 1945.
Svolse gli studi per il sacerdozio nel seminario di Clonfert.
Il 9 marzo 1968 fu ordinato presbitero, a Roma, per la diocesi di Clonfert. Tornato in patria operò come parroco in due parrocchie della campagna irlandese, Tynagh e Woodford, e quindi come cappellano dei minatori. Nel 1976 si trasferì a Roma per gli studi superiori. Ottenne la licenza in diritto canonico e il dottorato in teologia morale. In quel periodo entrò nella Pontificia accademia ecclesiastica, l'istituto che forma i diplomatici della Santa Sede, e studiò anche politologia, diplomazia e diritto internazionale. Nel 1980 entrò nel servizio diplomatico della Santa Sede e prestò servizio nelle rappresentanze pontificie in Sudafrica, Senegal, India, Jugoslavia, Cuba ed Egitto.
Il 30 dicembre 1995 venne nominato inviato speciale con funzioni di osservatore permanente al Consiglio d'Europa a Strasburgo. La Santa Sede non era membro a pieno titolo di questa organizzazione con l'eccezione delle questioni culturali, avendo firmato nel 1954 la Convenzione culturale europea. Monsignor Courtney venne però coinvolto comunque negli organi del consiglio e seguì con particolare attenzione le sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo, in un periodo in cui la cooperazione fra il Consiglio d'Europa e la Santa Sede ebbe un suo sviluppo.[1]
Il 18 agosto 2000 papa Giovanni Paolo II lo nominò arcivescovo titolare di Eanach Dúin e nunzio apostolico in Burundi. Ricevette l'ordinazione episcopale il 12 novembre successivo nella chiesa di Santa Maria del Rosario a Nenagh dal cardinale Francis Arinze, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, co-consacranti il vescovo di Clonfert John Kirby e quello di Killaloe William Walsh.
Durante tre anni di permanenza nel Burundi, devastato da una guerra civile, la sua opera fu determinante[2] per il raggiungimento dell'accordo del novembre 2003 tra il governo del paese e la principale fazione dei ribelli hutu.[3] Designato per la nunziatura di Cuba, vacante dai primi di ottobre,[4] aveva chiesto di rimanere nel Burundi per un altro periodo, sentendo prossima la possibilità di una pacificazione definitiva.[5] Tuttavia, poche settimane dopo, mentre viaggiava in una località non distante dalla capitale, la sua auto con le insegne del Vaticano fu raggiunta da diversi spari.[6] Unico fra gli occupanti l'auto a rimanere colpito, il nunzio morì in un vicino ospedale a causa di un'inarrestabile emorragia.[5] Dell'attentato furono accusati i ribelli delle Forze di liberazione nazionale, che non avevano firmato l'accordo con il governo, ma essi hanno negato la responsabilità dell'omicidio.[6]
Le esequie si tennero il 3 gennaio 2004 nella chiesa di Santa Maria del Rosario a Nenagh e furono presiedute dal cardinale Francis Arinze. Concelebrarono, tra gli altri, il cardinale Desmond Connell e gli arcivescovi Seán Baptist Brady e Giuseppe Lazzarotto. È sepolto nel cimitero di Dromineer, sulle rive del Lough Derg, vicino alla sua nativa Nenagh.[7][8][9]
La genealogia episcopale è: