Mirror Master | |
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Universo | Universo DC |
Lingua orig. | Inglese |
Autori |
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Editore | DC Comics |
1ª app. | marzo 1959 |
1ª app. in | Flash n. 105 |
Caratteristiche immaginarie | |
Alter ego |
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Sesso | Maschio |
Luogo di nascita | (Scudder) Central City Glasgow (McCulloch) |
Mirror Master è un personaggio dei fumetti DC Comics. Nell'Universo DC è un supercriminale, nemico ricorrente di Flash. Possiede una notevole esperienza tecnica ed abilità nell'utilizzo degli specchi. Quattro individui hanno indossato il costume di Mirror Master.
Sam Scudder era un semplice carcerato. Aveva come scopo di imparare come entrare nel riflesso di uno specchio. Inciampando in una sala di specchi, sperimentò e scoprì una via per entrare nel suo stesso riflesso utilizzando questo potere per diventare il criminale Mirror Master. Nel corso della sua carriera si scontrò diverse volte con Flash. Morì più o meno nello stesso periodo di Barry Allen, al fianco di Icicle durante la Crisi sulle Terre infinite. Successivamente, per un breve periodo, Capitan Boomerang assunse l'identità, diventando il secondo Mirror Master. Utilizzò il nome di Scudder come un secondo alias, con il quale commettere dei crimini, sebbene non avvertì mai i suoi colleghi della Suicide Squad delle sue attività extracurricolari.
Sam Scudder fu resuscitato come Lanterna Nera nel corso di un tie-in di, La notte più profonda dal titolo, Blackest Night: Flash, dove si preparava ad attaccare i Nemici con altri cadaveri resuscitati.
Il futuro mercenario scozzese Evan McCulloch, quando era bambino, fu abbandonato sugli scalini di un orfanotrofio gestito dalla Signora McCulloch, con null'altro che il suo nome di battesimo e una foto dei suoi genitori naturali. Crebbe come un normale bambino, finché una notte non ebbe una colluttazione con un bullo stupratore e lo uccise. Non fu mai catturato, e, all'età di 16 anni, lasciò l'orfanotrofio, di nuovo senza niente tranne la foto dei suoi genitori.
Si trasferì a Glasgow, dove divenne un festaiolo alcolizzato, comportamento che lo condusse sulla strada del crimine. Rapine ed estorsioni infine lo portarono all'omicidio, così iniziò a venire ingaggiato come assassino professionista. Era un killer eccellente, e divenne velocemente uno dei mercenari più richiesti del Regno Unito.
Un giorno, aveva avuto la commissione di assassinare due persone. I suoi occhi nel corso della prima missione omicida, subirono un danno, lasciandolo con una visione alterata. Così Evan non poté togliersi di dosso la sensazione che la persona nella seconda fotografia sembrava familiare: solo dopo averlo ucciso riconobbe suo padre dalla fotografia che portava sempre con sé. Al funerale, vide anche sua madre.
Nei giorni seguenti, tentò di trovare il coraggio di farsi avanti e di conoscerla, ma il giorno che si decise, sua madre si suicidò, incapace di vivere senza il marito. Colpito dalla rabbia, Evan stava per costituirsi alle autorità, quando una potentissima organizzazione segreta del governo degli Stati Uniti gli offrì un costume e le armi del Mirror Master originale in cambio dei suoi servigi.
Il suo primo incarico fu quello di spaventare Animal Man perché abbandonasse la sua presa di posizione per i diritti degli animali, una missione che fallì anche grazie ai calci furiosi lanciati dalla moglie dell'eroe. Dopo essere stato licenziato e rimpiazzato da un altro assassino per aver rifiutato di uccidere la moglie ed i figli di Animal Man, McCulloch aiutò Animal Man a trovare e combattere lo stesso uomo che lo assunse, ma il suo eroismo fu di breve durata. Continuò a lavorare come criminale e super criminale-in-affitto. In alcune occasioni, lavorò in Gran Bretagna anche senza costume come mercenario.[1]
Successivamente si trasferì a Keystone City, dove entrò in conflitto con il terzo Flash. Qui, scoprì una "Dimensione Specchio" che gli permetteva di viaggiare attraverso ogni superficie riflettente. Durante gli eventi di Underworld Unleashed, i Nemici lo accettarono come successore di Scudder. Dopo essere stati traditi dal demone Neron, McCulloch e altri quattro Nemici morirono e finirono all'Inferno, ma ritornarono in vita dopo uno scontro tra il demone e Flash. Per un breve periodo, McCulloch fece parte della Lega dell'ingiustizia di Lex Luthor e combatté contro la Justice League of America. Abbandonò tutto quando Batman gli offrì una ricompensa in denaro doppia di quanto gli offrì Luthor.
Lavorò con Blacksmith nel tentativo di impadronirsi di Central City e Keystone. Quando il suo piano fallì, divenne membro della gang di Capitan Cold. Si ritrovò anche nella condizione di dover affrontare in solitudine la fine della dipendenza da cocaina, cosa che gli costò una sconfitta da parte di Cold. Sembrò essere migliorato dopo la morte di Capitan Boomerang.
Successivamente, McCulloch fece parte della Società segreta dei supercriminali di Alexander Luthor Jr. dopo la storia "Rogues War". Lui, Capitan Boomerang e Capitan Cold si batterono contro gli Outsiders prima di Crisi infinita. In Crisi Infinita n. 7, combatterono nella battaglia finale venendo sconfitti da Martian Manhunter.
Un anno dopo, Evan fu un membro della nuova Suicide Squad in Checkmate n. 6. Ancora una volta fu schiavo della cocaina. Lo si vide alla fine con un dispositivo di localizzazione sul suo collo, mentre prendeva delle fotografie incriminanti di Sasha Bordeaux e Michael Holt.
Mirror Master è uno dei criminali esiliati presenti in Salvation Run insieme ai suoi colleghi Nemici: Capitan Cold, Heat Wave, Mago del Tempo e Abra Kadabra.
Divenne membro dei Nemici che si unirono alla Società segreta dei supercriminali di Libra.
In Crisi Finale n. 1, è membro nella squadra del Dottor Light. Furono inviati da Libra a ritrovare la sedia di Metron. Furono per breve tempo impegnati contro la League of Titans, una squadra spin-off dei Teen Titans consistente di Empress, Sparx e Más y Menos, ma li sconfissero in fretta grazie alla combinazione dei raggi di Light con gli specchi di Mirror Master. In un momento inaspettato di eroismo, Evan convinse il noto stupratore Dr. Light a non assalire sessualmente gli eroi svenuti. Tuttavia, in "Final Crisis: Rouges' Revenge" n. 1, Evan ed il resto dei Nemici rifiutarono l'offerta di Libra, volendo rimanere al di fuori del gioco.
In Flash secret Files and Origins 2010, Mirror Master e i Nemici visitarono la vecchia tana di Sam Scudder e scoprirono un antico specchio con incise le parole «In Caso di Flash: Rompere il Vetro». In The Flash (vol. 3) n. 1, McCulloch è ancora latitante con i Nemici. In una versione futuristica di Mirror Master, a cui ci si riferisce come a Mirror Monarch, viene ucciso, ed il suo corpo gettato in pubblico da una figura ombrosa con il costume di Flash. Barry Allen ispezionò il cadavere: ci furono seri dubbi che il corpo fosse quello di McCulloch. Successivamente, un gruppo di agenti di polizia provenienti dal XXV secolo conosciuti come I Rinnegati accusarono Barry Allen di omicidio.
Mirror Master utilizza degli specchi per produrre dei fantastici effetti come ipnotismo, invisibilità, ologrammi, trasformazioni fisiche, comunicazioni e viaggi nelle altre dimensioni o in altri universi paralleli o piani d'esistenza. Evan McCulloch utilizza una pistola laser.
Un Mirror Master che comparve in Tangent: Superman's Reign, aveva un corpo composto di una sostanza simile al vetro, riuscendo a creare un portale che dava accesso ad altri mondi del multiverso.
Un quarto Mirror Master indossò un costume color porpora e comparve brevemente come membro dei "League-Busters" in Justice League International vol. 2 n. 65 (giugno 1994).