Montefeltro | |
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Stati | ![]() ![]() |
Territorio | Alto Riminese, San Marino, Montefeltro urbinate |
Superficie | 987,49 km² |
Abitanti | 73 031 (31 dicembre 2008) |
Densità | 73,96 ab./km² |
Lingue | italiano, romagnolo, gallo-piceno |
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Sito principale |
Il Montefeltro è una regione storica che si estende nelle Marche (nella zona settentrionale della provincia di Pesaro e Urbino), in Emilia-Romagna (nella zona occidentale della provincia di Rimini), nella Repubblica di San Marino e in Toscana (nella zona orientale della provincia di Arezzo)[1][2][3].
Derivante dal latino Mons Feretri, che gli studiosi antichi facevano derivare da un tempio dedicato a Giove Feretrio[4]. Procopio di Cesarea nella cronaca della Guerra Gotica del VI secolo indica l'abitato di San Leo come castrum Monteferetron, mentre prima ancora l'abate Eugippio nella sua Vita Sancti Severini narra come le reliquie del santo furono custodite fino al 492 in un Castellum nomine Montem Feletrem. A partire dal IX-X secolo acquisisce il nome dall'eremita Leo (proclamato poi santo), compagno dalmata di (san) Marino, mentre il toponimo rimane alla diocesi di Montefeltro (sec. IX), da allora utilizzato per indicare tutto il territorio sotto la giurisdizione del vescovo.
Il nome ‘Feretri’ sarà ‘disgramato’ in ‘Feltro’ nel volgare italiano - "...Io fui di Montefeltro, io son Bonconte...": Dante[5], Purg. V 85-129 - mentre resterà in latino: nel 1477 Federico da Montefeltro si firmava Federicus Dux Urbini, Montisferetri ac Durantis Comes etc. Regius Capitaneus generalis, ac S. R. Ecclesiae Confalonerius[6].Per alcuni il nome era dovuto alla particolare forma della rupe di San Leo (nucleo originario di quel vasto territorio) che ricorderebbe quella di un antico fercolo funerario, più alto a una estremità che all’altra. Più improbabile la presenza di un tempietto dedicato a Giove Feretrio, in quanto solo nell'Urbe si trovava tale tempio, il primo fondato nella città dallo stesso Romolo[7]. Un'altra ipotesi fa capo a quanto narrato da Eugippio, che parla anche di come il re dei Rugi Feleteo fosse sconfitto da Odoacre e da lui fatto uccidere insieme alla moglie a Ravenna nel 487. Il nome del re sarebbe dunque all'origine dell'antroponimo Montem Feletrem[8].
Il Montefeltro è prevalentemente montuoso e collinare, con valli boscose che si interrompono in bruschi scoscendimenti. Per le sue rilevanti caratteristiche ambientali, storiche e culturali, il Montefeltro ospita il Parco naturale regionale del Sasso Simone e Simoncello.
Negli ultimi anni, sotto il toponimo Montefeltro, sono talvolta inclusi anche territori mai appartenuti alla Diocesi di Montefeltro. Nello specifico:
Talvolta si riscontra, nel linguaggio comune, l'uso del termine Montefeltro anche per indicare i territori appartenuti alla signoria dei Montefeltro, quindi anche tutti i territori attualmente nella provincia di Pesaro e Urbino.
Il Montefeltro urbinate coincide con l'omonima Unione Montana; quello riminese, coincide con la Comunità Montana Alta Valmarecchia. Quest'ultimo territorio è stato scorporato dalle Marche nel 2009, dopo l'esito affermativo del referendum svolto nei comuni interessati il 17-18 dicembre 2006 e al termine del successivo iter parlamentare.
Il 24-25 giugno 2007 anche Montecopiolo e Sassofeltrio hanno risposto affermativamente ad analogo quesito referendario. Altre consultazioni si sono svolte a Mercatino Conca e Monte Grimano Terme (9-10 marzo 2008), mancando però il raggiungimento del quorum.
Il territorio del Montefeltro si caratterizza per la presenza di rocche e castelli, alcuni dei quali fra i più interessanti d'Italia.
La struttura più importante e imponente è la Rocca di San Leo, che si staglia alla sommità di uno sperone roccioso.
Si ricordano inoltre:
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