Museo Willet-Holthuysen

Museum Willet-Holthuysen
Ubicazione
StatoPaesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
LocalitàAmsterdam
IndirizzoHerengracht, 605
Coordinate52°21′N 4°53′E
Caratteristiche
TipoCasa museo
Istituzione1895
FondatoriLouisa Holthuysen
Sito web
Veduta sul canale Herengracht
Il giardino
La cucina

Il Museo Willet-Holthuysen (Museum Willet-Holthuysen) è una casa museo del centro di Amsterdam, situata lungo il canale Herengracht (“Canale dei signori”).
Il museo, inaugurato nel 1962[1] e collocato in un edificio risalente al 1685[2], offre uno “spaccato” di vita in una casa signorile della capitale olandese tra il Settecento e l'Ottocento.

Il museo prende il nome dagli ultimi proprietari dell'edificio, i coniugi Abraham Willet e Sandrina Louisa Geertruida Holthuysen, collezionisti[3] di dipinti, cristalli, argenteria, porcellane, ecc., i quali, privi di eredi, donarono la casa al comune di Amsterdam nel 1895, perché ne facessero un museo.[2] In precedenza, la casa fu proprietà di signori appartenenti alle più ricche famiglie della città, come Jacob Hop, Isabella Hooft, Jean Deutz van Assendelft, Willem Gideon Deutz e Pietre Gerard Holthuysen (17881858; commerciante di vetro e magnate del carbone, nonché padre di Sandrina Louisa Geertruida Holthysen.[4]

Il museo si trova al nr. 605 di Herengracht, nella cosiddetta “Cerchia dei Canali Est” (detta anche “Cerchia dei Canali Sud”), nei pressi di Rembrandtplein e non lontano dal Quartiere Ebraico (con Waterlooplein, la Sinagoga Portoghese e lo Joods Historisch Museum) e dai celebri ponti Blauwbrug e Magere Brug.

Caratteristiche

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Nel Museo Willet-Holthuysen si trova una vasta collezione di mobili, argenteria, oggetti in porcellana e ceramica, libri, ecc.

Percorso espositivo

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Sala da pranzo

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Sala del Collezionista

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Sala delle Antichità

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  1. ^ cfr. p. es. Willem Heinemeijer – Henri Peretz – Gerard Nijssen – Nico Haafkens – Patrick Jusseaux – Paul van Dijk – Linda Schregardus, Amsterdam, trad. di Esther de Haas ed Anne Champonnois, Éditions Nouveaux Loisirs, Gallimard, Paris – Touring Club Editore, Milano, 2004, p. 91
  2. ^ a b A.A.V.V., Amsterdam, Dorling Kindersley, London – Mondadori, Milano
  3. ^ cfr. p. es. Birgit Borowski – Achim Bourmer – Karin Reitzig – Reinhard Strüber, Amsterdam, introduzione all'edizione italiana di Carlo Unnia, traduzione di Valentina Giuliani e Sonja Liebhardt, Baedeker, Ostfildern – Istituto Geografico De Agostini, Novara, 2004, p. 71
  4. ^ cfr. p. es. Willem Heinemeijer – Henri Peretz – Gerard Nijssen – Nico Haafkens – Patrick Jusseaux – Paul van Dijk – Linda Schregardus, op. cit., p. 90; A.A.V.V., Amsterdam, Dorling Kindersley, London – Mondadori, Milano

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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