Museo italo americano

Museo Italo Americano
Ubicazione
StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
LocalitàSan Francisco,
Fort Mason Center, Building C
Coordinate37°48′24.84″N 122°25′51.6″W
Caratteristiche
Tipoarte
Collezionidipinti
Istituzione1978
FondatoriGiuliana Nardelli Haight
Apertura1978
DirettorePaola Bagnatori
Sito web
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Dipinto di Rinaldo Cuneo, Colline della California con barca bianca (1930), olio su tela, Museo Italo Americano

Il Museo Italo Americano[1] è un museo a San Francisco, in California, sulla storia, l'arte e la cultura degli italiani di San Francisco e degli italoamericani in generale.[2][3]

Storia

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Il museo senza scopo di lucro è stato fondato da Giuliana Nardelli Haight il 17 agosto 1978, nell'edificio che ospita il celebre Caffe Malvina a North Beach.[4][2][5] La prima esposizione del museo riguardò i dipinti di Paolo Emilio Bergamaschi e le sculture di Beniamino Bufano, Elio Benvenuto e Peter Macchiarini.[4]

Nel corso degli anni '70 il museo fu brevemente ospitato al 678 Green Street a North Beach e nel 1985 fu trasferito al Fort Mason Center.[2][6]

Oggi l'esposizione è costituita da una collezione permanente, che comprende opere di Beniamino Bufano, Francesco Clemente, Sandro Chia, Mimmo Paladino, e da mostre temporanee.[2] Il museo offre anche una serie di corsi di lingua italiana, da principianti ad avanzati.

Note

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  1. ^ (EN) Our Mission, su museoitaloamericano.org.
  2. ^ a b c d (EN) The Nob Hill Gazette, https://nobhillgazette.com/the-italian-job-it-takes-a-village/. URL consultato il 14 marzo 2021.
  3. ^ Italia d'America, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 14 marzo 2021.
  4. ^ a b (EN) Conference on the Educational and Occupational Needs of White Ethnic Women, October 10-13, 1978, U.S. Government Printing Office, 1978, pp. 69–71.
  5. ^ (EN) San Francisco fans give big bravo to Museo Italo Americano with Tosca Cafe fundraiser, su San Francisco Chronicle. URL consultato il 14 marzo 2021.
  6. ^ (EN) Museo Italo Americano Planning Move To Northeast Waterfront, su hoodline.com. URL consultato il 14 marzo 2021.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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