Il termine tedesco per "Natale" è Weihnachten o Weihnacht.
Questo termine, che costituisce un'eccezione priva di corrispondenti in altre lingue[1], deriva dal medio alto tedesco wīhennahten, che significa "notti sacre"[2] e fece la sua prima comparsa nel 1150 nella locuzione ze den wihen nahten.[3]
Formule d'augurio sono: Fröhliche Weihachten!, Frohe Weihnachten!.[4]
La festa del Natale fu ufficialmente introdotta in Germania nell'813 con il Sinodo di Magonza.[5]
Durante il periodo della riforma protestante, Martin Lutero fu tra coloro che non rifiutarono la celebrazione del Natale, festa osteggiata dai protestanti in quanto introdotta da un Papa.[6] Al contrario, soleva tenere durante il periodo natalizio dei sermoni che illustravano ai fedeli gli eventi relativi alla Natività[6] e fu autore di alcuni canti natalizi[6]; tuttavia, egli criticava la venerazione dei Magi[7] e riteneva le loro reliquie, che erano state trasferite nel duomo di Colonia, un falso[7].
In Germania, la stagione natalizia prende il via ufficialmente il 30 novembre, giorno di Sant'Andrea.[8]
Nel folclore tedesco, la vigilia del giorno di Sant'Andrea è considerata importante per le forme di divinazione ad essa collegate: si ritiene, ad esempio, che in questa notte una ragazza conoscerà l'identità dell'uomo che prenderà in sposa.[8]
Nel sud del Paese, così come in Svizzera e Austria, il giorno di Sant'Andrea segna anche l'inizio delle cosiddette Klöpfelnächte.[8] In Alta Baviera, questa tradizione viene praticata nei quattro giovedì che precedono la Vigilia di Natale, quando alcuni ragazzi girano di casa in casa interpretando canti natalizi.[9]
Il 4 dicembre, giorno dedicato a Santa Barbara, si usa portare in casa un ramoscello di albero da frutta, il cosiddetto Barbarazweig, e preparare il Kletzenbrot, un dolce alla frutta.[8]
I Dodici Giorni di Natale sono chiamati in Germania (come in Austria) Rauhnächte, ovvero "notti fumose": si credeva che l'uso del fumo potesse liberare le stalle e le case dalle forze malefiche che si aggirerebbero in questo periodo.[10]
Una tradizione religiosa diffusa nel Sud della Germania (così come in Tirolo e nel Salisburghese) è il Frau(en)tragen, che consiste nello sfilare nelle vie cittadine portando in giro una figura di Maria.[11]
Arriva da Strasburgo, all'epoca territorio tedesco, e risale al 1605 la prima testimonianza certa sulla tradizione dell'albero di Natale.[12]In un appunto fornito da un cittadino del posto, si legge infatti che "A Natale a Strasburgo si preparano alberi su cui si appendono rose di carta colorate, mele, ecc."[12]
Una leggenda attribuisce inoltre l'invenzione dell'albero di Natale a Martin Lutero: si racconta infatti che Lutero, in una sera stellata, avesse avuto l'idea di portare a casa per i suoi bambini un albero illuminato da numerose candele, che simboleggiavano le stelle create da Dio.[13]
In seguito, la tradizione si diffuse dalla Germania protestante anche in altre parti d'Europa e in Nord America.[14] In Germania la tradizione era probabilmente ben radicata già nel XVIII secolo, tanto che ne fanno cenno numerosi scrittori quali Johann Wolfgang von Goethe, Friedrich Schiller e Johann Heinrich Jung-Stilling.[12]
Fu inoltre Elena di Meclemburgo, nel 1840, a introdurre la tradizione dell'albero di Natale in Francia.[15]
Di origine tedesca è anche la tradizione del calendario dell'Avvento (in tedesco: Adventskalender).
Questa tradizione iniziò infatti a svilupparsi nelle case tedesche nel corso del XIX secolo, quando si usava segnare con il gesso nel pavimento i giorni che mancavano a Natale.[16]
Intorno al 1850 i calendari dell'Avvento iniziarono a prendere la forma attuale.[16] Sempre in Germania, uscì nel 1903 il primo calendario dell'Avvento stampato: si tratta del Münchner Weihnachtskalender (Calenderio natalizio di Monaco), realizzato da Gerhard Lang.[16]
In seguito, a partire dal 1914, la Germania iniziò ad esser un Paese esportatore di calendari dell'Avvento.[16]
Di origine tedesca è poi anche la tradizione della ghirlanda dell'Avvento o corona dell'Avvento (in tedesco: Adventskranz).
Questa tradizione si deve al pastore luterano Johann Heinrich Wichern.[17] Wichern realizzò la prima ghirlanda dell'Avvento nel 1903 nella Rauhes Haus, una casa che ospitava bambini orfani e bambini abbandonati.[17]
Una tradizione tipicamente tedesca è quella della piramide natalizia (in tedesco: Weihnachtspyramide): si tratta di una sorta di piramide in legno addobbata con candele o luci, piante sempreverdi, carta multicolore, biscotti, immagini della Sacra Famiglia, ecc., provvista di un'elica che la fa girare.[18] Questa tradizione ebbe origine nei Monti Metalliferi nel XVIII secolo.[19]
Tra i portatori di doni, figura, in alcune regioni della Germania, il Christkind: frutto della sostituzione di San Nicola, originariamente aveva le sembianze di Gesù Bambino, ma in seguito assunse quelle di un angelo femminile vestito di bianco e munito di corona e bacchetta.[20][21]Tradizione vuole che il Christkind si introduca nelle case dalla finestra.[20]
Altro portatore di doni tedesco, frutto della sostituzione di San Nicola, è il Weihnachtsmann (letteralmente: L'uomo di Natale): forma laicizzata di San Nicola, si presenta come un vecchietto con un abito lungo e con un cappuccio a punta.[22]
Oggi il termine tedesco Weihnachtsmann è passato ad indicare comunemente il Santa Claus americano.
Knecht Ruprecht ("Ruprecht il servo") accompagna San Nicola nel Nord della Germania: questa tradizione è attesta sin dal 1668.[23]
Nei cosiddetti Dodici Giorni in Natale, si aggirerebbero secondo il folclore tedesco, delle figure femminili (Frauen), che nella superstizione sono legate a divieti riguardanti il lavoro della filatura.[24]
Tra le figure femminili che fanno la loro comparsa nel periodo natalizio in alcune zone della Germania, vi è Berchta: raffigurata come una sorta di strega, fa la sua comparsa in particolare la vigilia dell'Epifania.[25]
Un'altra di queste figure femminili è Holda, il cui nome significa "la gentile".[25]
In Sassonia si crede che premiasse le filatrici più diligenti.[25]
Nel Meclemburgo fa la sua comparsa nei Dodici Giorni di Natale Frau Gaude, che giunge nelle città su un carro trainato da cani[26]: si crede che, se uno di questi cani viene ucciso, esso sia destinato a trasformarsi in pietra[26].
Chi aiuta questa figura, sarà benedetto dalla fortuna.[26]
In Germania, erano un tempo diffusi durante il periodo natalizio dei riti sacrificali ai danni di animali domestici quali cani e gatti: in Meclemburgo si usava ad esempio buttare un cane nell'acqua del bestiame al fine di scongiurare la scabbia.[27]
La tradizione del ceppo di Natale, chiamato Christbrand o Christklotz, era radicata in varie zone della Germania.[28]
In Assia e Vestfalia, si usava mettere il ceppo nel focolare e, una volta che iniziava a bruciare, veniva tolto per conservarlo, ma veniva nuovamente acceso nel caso in cui il cielo minacciasse pioggia come protezione dai fulmini.[28]
Ebbe origine in Germania anche la tradizione del mercatino natalizio (in tedesco: Weihnachtsmarkt o Christkindlmarkt).
Si può forse considerare il primo mercatino natalizio della storia lo Striezelmarkt che si tenne a Dresda nel 1434.[29] Risale invece al 1559 il primo Christkindlmarkt di Norimberga.[29]
Nella tradizione dolciaria tedesca per il periodo natalizio, si trovano biscotti di vario tipo, quali i Lebkuchen, i Pfeffernuss, i Printen e gli Spekulatius.[30]
La loro forma antropomorfa o zoomorfa suggerirebbe un'origine legata a sacrifici pagani.[30] I contadini tedeschi credevano, ad esempio, che il pane cotto a Natale possedesse dei poteri magici, specie nel caso in cui fosse bagnato dalla rugiada del 25 dicembre[30]: nel Nord della Germania, durante i Dodici Giorni di Natale, veniva mischiato al foraggio per il bestiame[30], mentre in Franconia si credeva che, se gettato nel fuoco, fosse in grado di placare le fiamme[30].
Uno dei simboli della gastronomia natalizia tedesca in fatto di dolci è lo Stollen o Christstollen o Weihnachtsstollen. Dolce originario di Dresda, fu storicamente amato da re, principi e da semplici cittadini.[31] La sua prima menzione risale al 1474 in un documento dell'Ospedale cristiano di San Bartolomeo.[31][32]
In seguito, a partire dal 1560, divenne il dolce preferito dalla corte reale, tanto che da quella data venivano regalati ai re uno o due Stollen.[31]
Tipici biscotti natalizi tedeschi sono i Lebkuchen, che hanno avuto origine nel XII secolo per poi svilupparsi nel XVI secolo, e che vengono prodotti principalmente ad Aquisgrana, Braunschweig, Norimberga e Pulsnitz/Oberlausitz.[33]
Notevole è anche il contributo della Germania nella musica natalizia.[36]
In Germania, i canti natalizi tradizionali o Weihnachtslieder si svilupparono soprattutto a partire dal XV-XVI secolo grazie a Martin Lutero, che intraprese, prettamente a scopo di evangelizzazione, un'ampia opera di raccolta e codifica di canti.[37]
Cantanti tedeschi hanno inoltre contribuito ad incidere dischi di canzoni natalizie. Tra questi brani, figurano (in ordine alfabetico):