Nathan Van Hooydonck | |||||||||||||||||||
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Nathan Van Hooydonck all'Omloop Het Nieuwsblad 2023 | |||||||||||||||||||
Nazionalità | Belgio | ||||||||||||||||||
Altezza | 193 cm | ||||||||||||||||||
Peso | 78 kg | ||||||||||||||||||
Ciclismo | |||||||||||||||||||
Specialità | Strada | ||||||||||||||||||
Termine carriera | 09/2023 | ||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||
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Squadre di club | |||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al 20 settembre 2023 | |||||||||||||||||||
Nathan Van Hooydonck (Gooreind, 12 ottobre 1995) è un ex ciclista su strada belga, professionista dal 2017 al 2023.
Figlio dell'ex ciclista professionista Gino e nipote del due volte vincitore del Giro delle Fiandre Edwig, nei due anni tra gli Juniores è più volte nazionale belga ai Mondiali e agli Europei su strada di categoria. Da Under-23 gareggia quindi prima con la Bissell di Axel Merckx e poi per due anni con il BMC Development Team, ottenendo tra le altre due vittorie nel campionato nazionale Under-23, in linea nel 2015 e a cronometro nel 2016.
Passato professionista nel 2017 con la statunitense BMC Racing Team, dopo i due anni nella squadra di sviluppo, vi rimane fino al 2020 (nell'ultimo biennio lo sponsor era CCC), senza successi ma disputando il suo primo Grande Giro, la Vuelta a España 2019. Nel 2021 si trasferisce alla squadra olandese Jumbo-Visma. Coi Calabroni diventa uno dei gregari delle squadre che dominano il biennio ciclistico nei Grandi Giri. Corre infatti la Vuelta a España 2021 vinta da Primož Roglič e i Tour de France 2022 e 2023 vinti da Jonas Vingegaard, mentre a livello personale la sua massima soddisfazione è il secondo posto alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne 2023.
Il 12 settembre 2023 a Kalmthout un problema cardiaco gli fa perdere coscienza mentre è alla guida, causando un incidente stradale;[1] rianimato sul posto e trasportato in ospedale, non subisce danni cerebrali e si riprende. Nei giorni successivi si rende però necessario l'inserimento di un defibrillatore cardiaco impiantabile per correggere una potenziale futura aritmia cardiaca: esami approfonditi avevano infatti rivelato un'anomalia del muscolo cardiaco come causa del malore avuto alla guida. A causa dell'inserimento del dispositivo, vietato ai ciclisti nella pratica sportiva, è costretto al ritiro dalle corse a soli 27 anni.[2]