Nikola Tanhofer (Zagabria, 25 dicembre 1926 – Zagabria, 24 novembre 1998) è stato un regista, sceneggiatore e direttore della fotografia jugoslavo.
«Un filmmaker in senso anglosassone, non solo un regista... un tecnico qualificato, curioso e sempre volto a provare qualcosa di nuovo... un filmmaker esplorativo.»
Nato a Zagabria nel distretto di Sesvete,[2] Nikola Tanhofer è riconosciuto come uno dei più importanti filmmakers croati, attivo prima come direttore della fotografia e poi come regista e sceneggiatore. È stato anche scrittore e critico cinematografico e nel 1969 ha fondato il Dipartimento di cinema e televisione all'Università di Zagabria.[1]
L'esordio come regista avvenne nel 1957 con Nije bilo uzalud, storia di un giovane medico che si trova a combattere lo scetticismo sulla medicina moderna e le superstizioni di un piccolo villaggio. Il film fu accolto positivamente e venne presentato in concorso alla 7ª edizione del Festival di Berlino.[1]
Nel 1958 Tanhofer scrisse e diresse il suo film più celebre, Sangue al km.148, che secondo le parole del critico Jurica Pavičić «ha anticipato di 15 anni il sottogenere di film catastrofici».[1] Il titolo originale (H-8...) si riferisce ai primi due caratteri della targa di un autobus che aveva subito un incidente mortale l'anno prima e ricrea i momenti che portarono a quell'evento catastrofico. Riconosciuta come una delle migliori pellicole realizzate in Croazia, si aggiudicò il premio come miglior film al Festival del Cinema di Pola.[1]
1957 – Festival internazionale del cinema di Berlino
Nomination Orso d'oro per Nije bilo uzalud
1958 – Festival del cinema di Pola
Golden Arena per il miglior film per Sangue al km.148
1959 – Festival internazionale del cinema di Mar del Plata
Nomination Miglior film per Sangue al km.148
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