Figlio del pittore Claude Guy Hallé, ricevette buona parte degli insegnamenti dal padre e quindi si iscrisse all'"Accademia reale di pittura", dove ottenne i principali premi e riconoscimenti, fra i quali l'assegnazione del Prix de Rome. Fu quindi ospite dell'Accademia di Francia a Roma, dove, in seguito, ebbe per poco tempo la nomina in qualità di Direttore (1775). Hallé era cognato di Jean II Restout e nipote di Jean Jouvenet; suo figlio fu il celebre medico Jean Noël Hallé.[1].
Fra i suoi allievi vi fu Pierre-Antoine Mongin.
Pittore convenzionale, accademico tradizionalista senza particolare genialità, ma di ottima scuola e di ammirevole tecnica, fu aspramente criticato da Diderot, che scrisse di lui in occasione del suo Salon del 1763:
«Hallé è sempre il povero Hallé. Quest'uomo ha la smania di scegliere soggetti importanti che richiedono inventiva, carattere, talento nel disegno e nobiltà, tutte qualità che gli difettano (...) Monsieur Hallé, siete di una insulsaggine e di una monotonia insopportabili. Mi annoiate, Hallé, mi annoiate (...) tutto ciò è così misero ...»
Hallé ebbe comunque un apprezzabile successo nella vita. Morì a Parigi all'età di 70 anni.
^ O. Estournet, La famille des Hallé : Geoffroy Hallé, Geoffroy Hallé II, Daniel Hallé, Claude Hallé, Noël Hallé, Ediz. della "Réunion des sociétés savantes des départements à la Sorbonne", sezione Belle ari, Ministero dell'Istruzione pubblica, 1905, p.11-236. on line)
^Identificazione proposta da Carole Blumenfeld in: Une facétie de Fragonard, les révélations d'un dessin retrouvé, Williamstown, Clark Art Institute.