Nationair | |
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Stato | Canada |
Fondazione | 1986 |
Chiusura | 1993 (fallimento) |
Sede principale | Aeroporto Internazionale di Montréal-Mirabel |
Compagnia aerea charter | |
Codice IATA | NX |
Codice ICAO | NXA |
Indicativo di chiamata | NATION AIRWAYS |
Hub |
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Flotta | 24 |
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Nolisair era la società madre di Nationair, una compagnia aerea canadese, e della Technair, una società di manutenzione degli aeromobili. L'azienda era di proprietà di Robert Obadia. La sede si trovava nell'edificio Nationair sulla proprietà dell'Aeroporto Internazionale di Montréal-Mirabel a Mirabel, Québec. Una compagnia aerea con sede negli Stati Uniti con un nome simile, la Nations Air, operò dalla metà alla fine degli anni '90.
La Nationair operava voli charter e di linea tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 dalle basi di Montreal e Toronto, con basi stagionali a Québec e voli da Hamilton, nell'Ontario, a Londra, Inghilterra. A un certo punto la Nationair era la terza compagnia aerea del Canada, dopo Air Canada e Canadian Airlines International.
Le destinazioni durante i mesi invernali consistevano principalmente in destinazioni soleggiate in Florida, Caraibi, Messico e Sud America. Quelle estive includevano Vancouver e Calgary, ma ponevano una forte enfasi sulle destinazioni europee, principalmente Inghilterra, Scozia, Portogallo e Francia. La compagnia aerea aveva anche un servizio di linea tutto l'anno tra l'Aeroporto di Montrèal-Mirabel e Bruxelles, in Belgio, servendo una rotta giornaliera. Nel 1988 la compagnia aerea operava un servizio non-stop programmato tra Toronto e l'aeroporto di Londra-Gatwick. Secondo l'Official Airline Guide (OAG), nel 1989 Nationair operava un servizio di linea non-stop da Hamilton a Londra-Gatwick e uno da Montréal-Mirabel a Bruxelles tramite aerei Douglas DC-8 ("Super DC-8" allungati).
La compagnia aerea provò perfino a confrontarsi con Air Canada e Canadian Airlines International, che operavano voli di linea tra Toronto e Montréal, offrendo tariffe economiche e condizioni di codeshare flessibili. Tuttavia questo servizio interno programmato ebbe vita breve.
Durante i periodi di stanca e al fine di massimizzare l'uso dei suoi aerei, la Nationair organizzò una serie di subappalti. Questi a volte, ma non sempre, includevano anche gli assistenti di volo. Ciò consentì agli aerei Nationair di essere in servizio in Medio Oriente durante la Guerra del Golfo compiendo evacuazioni, dislocando truppe in Namibia per conto delle Nazioni Unite ed effettuando voli per la Nigeria Airways nel 1991, in cui uno finito in tragedia.
Nationair effettuò una serie di sub-charter per compagnie aeree come Hispania Líneas Aéreas, Garuda Indonesia, Union des Transports Aériens (UTA) e LTU International (LTU). La compagnia operò alcuni voli per l'UTA nel 1989 durante il periodo in cui il volo UTA 772 fu distrutto in volo.
Nationair metteva spesso a disposizione i suoi aerei in tutto il mondo, tra cui il volo Nigeria Airways 2120 per conto della Nigeria Airways che si schiantò a Jeddah, in Arabia Saudita, l'11 luglio 1991, uccidendo tutti i 261 occupanti a bordo, inclusi i 14 membri dell'equipaggio canadese. È stato e rimane il peggior disastro aereo che abbia mai coinvolto una compagnia aerea canadese e un Douglas DC-8.
La causa dell'incidente è stata riscontrata negli pneumatici sgonfi, i quali causarono un incendio dovuto ad un surriscaldamento degli stessi, così come il guasto dei sistemi idraulici e la distruzione in volo dell'aereo durante l'atterraggio di emergenza.
La sicurezza della compagnia aerea era stata spesso messa in discussione ma il presidente, Robert Obadia, negò con veemenza le accuse. Alla fine si sarebbe scoperto che la compagnia aerea spesso volava con aerei non affidabili e che Transport Canada lo sapeva, ma non faceva nulla al riguardo, "perdendo" una revisione sulla sicurezza che metteva la compagnia aerea in cattiva luce. In seguito si scoprì che l'aereo precipitato in Arabia Saudita non era idoneo al volo da diversi giorni prima dell'incidente e che il personale aveva modificato la documentazione in modo che il volo partisse l'11 luglio 1991 pur di non perdere il contratto con Nigeria Airways.
Nel momento in cui venne reso noto pubblicamente che la causa dell'incidente era la negligenza da parte della società, questa era già da diversi anni avviata verso la bancarotta e la dissoluzione.
L'incidente aereo, combinato con la scarsa reputazione di Nationair per i servizi poco puntuali e i problemi meccanici, portò a seri problemi di immagine pubblica e affidabilità tra i tour operator. Queste difficoltà si aggravarono quando la compagnia bloccò i suoi assistenti di volo, che stavano scioperando come forma di protesta contro le cause dell'incidente di Jeddah, e procedette a sostituirli con chi si era astenuto il 19 novembre 1991. Il blocco durò ben 15 mesi, e quando si concluse all'inizio del 1993, Nationair si trovava in gravi difficoltà finanziarie e presentò istanza per la tutela dal fallimento.
La società fallì nella primavera del 1993 dopo che era stato scoperto che doveva al governo milioni di dollari in tasse di atterraggio non pagate. I creditori iniziarono a sequestrarne gli aerei e chiesero denaro in anticipo per i servizi.
La società fu dichiarata fallita nel maggio 1993, essendo in perdita di ben 75 milioni di dollari canadesi. Nel 1997 Obadia si dichiarò colpevole di otto capi di imputazione di frode in relazione alle attività della società.
Aereo | In flotta |
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Douglas DC-8-61F | 4 |
Douglas DC-8-62F | 2 |
Douglas DC-8-63 | 2 |
Boeing 747-100 | 6 |
Boeing 747-200 | 4 |
Boeing 757-200 | 10 |
Totale | 28 |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 316943917 |
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