Nozze di sangue è un film del 1941 diretto da Goffredo Alessandrini, tratto dal racconto Immacolata di Lina Pietravalle.
Fu presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
L'azione si svolge in un imprecisato stato dell'America del Sud, nel XIX secolo. Immacolata, sposatasi per procura, raggiunge lo sposo, boscaiolo emigrato; all'arrivo, al porto, trova un uomo, recante i segni accordati, e passa con lui la prima notte senza sapere che stava concedendo la sua verginità non a Gidda ma a Pietro, un rivale del vero marito che voleva vendicarsi di lui. L'incontro di Immacolata con Gidda non è dei più felici: la sposina viene accolta in casa solo per pietà, trascurata, maltrattata e infine abbandonata dal marito per ricongiungersi con una amante, donna di malaffare di nome Nazaria. Il rivale torna a intromettersi e, in uno scontro a fuoco, finisce col ferire mortalmente Immacolata che stava cercando di proteggere il marito. Quando ormai è troppo tardi, Gidda capisce il proprio drammatico errore.
Il film venne girato a Roma negli studi della Titanus.
Il film fu distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 17 settembre del 1941.
I manifesti del film furono realizzati per l'Italia dal pittore cartellonista Anselmo Ballester.