Nyctophilus major

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Nyctophilus major
Immagine di Nyctophilus major mancante
Stato di conservazione
Specie non valutata[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineChiroptera
SottordineMicrochiroptera
FamigliaVespertilionidae
SottofamigliaVespertilioninae
GenereNyctophilus
SpecieN.major
Nomenclatura binomiale
Nyctophilus major
Peters, 1860
Areale

     N.m.tor

     N.m.major

Nyctophilus major (Peters, 1860) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi endemico dell'Australia.[1][2]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo di 65 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 39,3 e 48,4 mm, la lunghezza della coda di 40 mm, la lunghezza delle orecchie tra 21,5 e 28,6 mm e un peso fino a 16,5 g.[3]

La pelliccia è corta e densa. Le parti dorsali sono bruno-grigiastre scure, mentre le parti ventrali sono più chiare. Il muso è tronco, con un disco carnoso all'estremità dove si aprono le narici e dietro al quale è presente un rigonfiamento poco sviluppato, ricoperto di peli e attraversato longitudinalmente da un solco superficiale. Gli occhi sono piccoli. Le orecchie sono lunghe, larghe ed unite sulla fronte da una membrana cutanea. Le ali sono attaccate posteriormente alla base delle dita dei piedi, L'estremità della lunga coda si estende leggermente oltre l'ampio uropatagio.

Comportamento

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Si rifugia in singolarmente o a coppie nelle cavità degli alberi.

Alimentazione

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Si nutre di insetti catturati al suolo o talvolta in volo.

Danno alla luce due piccoli alla volta l'anno.

Distribuzione e habitat

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Questa specie è diffusa nell'Australia sud-occidentale.

Vive nelle foreste secche di sclerofille.

Sono state riconosciute 2 sottospecie:

Conservazione

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Questa specie, essendo stata scoperta solo recentemente, non è stata sottoposta ancora a nessun criterio di conservazione.

  1. ^ a b (EN) Nyctophilus major, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Parnaby, 2009.

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