Occupazione di Poti parte della seconda guerra in Ossezia del Sud | |||
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Mappa che illustra l'occupazione di Poti(parte sinistra) | |||
Data | 9 - 19 agosto 2008 | ||
Luogo | Poti, Georgia | ||
Esito | Vittoria russa | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Perdite | |||
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L'occupazione di Poti fu una battaglia tra le forze russe e georgiane svoltasi tra il 9 e il 19 agosto 2008.
Poti è un importante porto della Georgia che si affaccia sul Mar Nero.
Nella giornata del 9 agosto 2008 l'aviazione russa bombardò il porto e le sue strutture[1] e una base aerea che si trovava lì vicino[2].
La città di Senaki, che è distante molte miglia da Poti, fu occupata dalle forze russe l'11 agosto[3]. Così Poti fu isolata dall'intera Georgia perché l'unica strada principale passava proprio da Senaki[4]. Anche se i russi si ritirarono il giorno dopo, l'occupazione di questa città dimostrò l'impotenza e l'incapacità di resistere dei georgiani[5].
Il 14 agosto fu il giorno in cui le truppe russe occuparono la città e affondarono le navi della Marina georgiana[6].
Il 19 agosto 2008, le truppe russe catturarono 22 soldati georgiani e sequestrarono quattro Humvee blindati nella città di Poti[7].
L'UNOSAT, un progetto dell'UNITAR attuato per la ricerca nucleare, ha effettuato l'analisi di immagini satellitari di Poti, trovando sei barche sommerse georgiane. Oltre a questo non ci sono altri danni visibili nella valutazione.[8].