Onychoteuthidae (Gray, 1847) è una famiglia di cefalopodi appartenenti all'ordine Oegopsida[1].
Negli Onychoteuthidae il mantello termina con una coda appuntita, può avere consistenza più o meno muscolosa; le pinne hanno in genere un angolo appuntito nella parte laterale, possono avere forma romboidale o cuoriforme, raramente ovoidale. L'apparato di bloccaggio sifone-mantello è semplice e diritto. La clava tentacolare ha due serie mediane di robusti uncini bordati nella parte mediana della clava (definita mano) da due serie marginali di piccole ventose che possono essere assenti negli adulti o essere rudimentali. I tentacoli sono fortemente contrattili; sulle braccia sono presenti ventose quasi sempre prive di denti. I fotofori sono presenti solo nella parte ventrale del bulbo oculare di Ancistroteuthis e Onychoteuthis, quest'ultimo ha due ulteriori fotofori nel sacco dei visceri. In alcuni generi i maschi sono privi di ectocotile, è presente un pene funzionale[2].
Le dimensioni del mantello negli esemplari adulti variano da 15 cm ai 230 cm raggiunti da Onykia robusta[2].
La famiglia è presente in tutti i mari del mondo, ad eccezione del mar Glaciale Artico[3].
Sono importanti prede di cetacei, pinnipedi, squali e uccelli marini[3].
Alcune specie sono oggetto di pesca commerciale[2] e sono spesso trovate nel pescato delle reti a stracico che operano ad alte profondità[3]. Alcune specie come i membri dei generi Onykia e Kondakovia hanno carni ricche di ioni ammonio e dunque non commestibili[3].
La famiglia comprende 27 specie raggruppate in sette generi[1]: