Operazione Dekel parte della guerra arabo-israeliana del 1948 | |
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Data | 8 - 18 luglio 1948 |
Luogo | Palestina settentrionale |
Esito | Vittoria israeliana |
Modifiche territoriali | Conquista israeliana di diversi villaggi palestinesi, il principale dei quali fu Nazareth |
Schieramenti | |
Comandanti | |
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L'operazione Palma[1] o operazione Dekel[N 1] (in ebraico מבצע דקל?, Mḇṣ´ Ḏql) fu la maggiore offensiva delle forze israeliane nel nord della Palestina tra la prima tregua e la seconda tregua della guerra arabo-israeliana del 1948. L'operazione fu supervisionata dalla 7ª Brigata, guidata dal volontario canadese Ben Dunkelman, ed eseguita con l'ausilio della "Carmeli" e della "Golani"[2]. L'obiettivo dell'operazione, pienamente raggiunto il 16 luglio, era la conquista di Nazareth.
Il primo villaggio ad essere attaccato fu Amqa, la cui esistenza era attestata sin dal VI secolo, e allora abitato da una comunità mista di musulmani e drusi: i musulmani furono deportati, mentre agli altri fu permesso di trasferirsi in altri villaggi drusi della zona.[3] Amqa fu bombardata con l'artigliera e distrutta, con l'eccezione della scuola e della moschea.[4] Alcuni villaggi misti di cristiani, musulmani e drusi furono lasciati intatti: Kafr Yasif, I'billin e Shafa 'Amr.[3]
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987011194984605171 |
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