Considerato uno dei maggiori autori argentini della sua generazione, le sue opere sono state tradotte in diverse lingue tra cui italiano, inglese, tedesco, francese, olandese, norvegese, giapponese, portoghese e cinese. La rivista Granta lo ha selezionato nel 2010 come uno dei 22 migliori giovani scrittori in lingua spagnola.[1] Con la sua opera Domani avremo altri nomi ha vinto nel 2019 il prestigioso Premio Alfaguara.[2]
Ha iniziato la sua attività giornalistica nel 1992 e tra il 2000 e il 2001 ha girato l'Europa, i Balcani, il Nord Africa e la Turchia come corrispondente del quotidiano La Capital (Rosario). Tra il 2009 e il 2019 è stato uno dei collaboratori più letti del blog El Boomeran(g). Oggi scrive regolarmente per "Babelia", il supplemento culturale del quotidiano El País (Spagna), la rivista Letras Libres, La Tempestad e La Vanguardia, fra gli altri.
Tra il 2002 e il 2007 ha lavorato come assistente presso l'Università di Göttingen, dove ha scritto la tesi di dottorato sulle tecniche narrative nell'opera di Copi, dal titolo “Aquí me río de las modas”.[3] Si è trasferito a Madrid nel 2008, dove vive da allora.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il Premio Juan Rulfo per il racconto, il Cálamo Extraordinario alla carriera e il Premio Alfaguara, oltre alla borsa di studio Antorchas e a quella della Fondazione BBVA. È stato “Fellow Guest” della Fondazione Civitella Ranieri. I suoi racconti hanno fatto parte di antologie in vari paesi e sono stati tradotti in diverse lingue.
El comienzo de la primavera (2008) è un romanzo filosofico. Lo spirito dei miei padri si innalza nella pioggia (2013) è dedicato alla generazione dei suoi genitori e alle loro vicissitudini politiche; difende il peronismo e utilizza tecniche del "nuovo giornalismo" come il fisking.[4]Non spargere lacrime per chiunque viva in queste strade (2018) parla degli scrittori fascisti di metà Novecento. Domani avremo altri nomi (2021) analizza le moderne relazioni personali e affettive come forme di consumo e di alienazione.[5]
Patricio Pron è riconosciuto per il suo stile di scrittura innovativo e per la sua capacità di affrontare argomenti complessi in modo profondo e originale. Come critico letterario, si distingue per la sua capacità di mettere in relazione la letteratura contemporanea, la cultura e la società, ponendo al lettore interrogativi sul mondo che ci circonda.
Formas de morir, Universidad Nacional de Rosario Editora, Rosario, 1998
Nadadores muertos, Editorial Municipal de Rosario, 2001
Una puta mierda, El cuenco de plata, Buenos Aires, 2007
El comienzo de la primavera, Mondadori, Barcelona, 2008
Lo spirito dei miei padri si innalza nella pioggia (El espíritu de mis padres sigue subiendo en la lluvia, Mondadori, 2011), traduzione di Roberta Bovaia, Guanda, Parma, 2013
Nosotros caminamos en sueños, Literatura Random House, Barcelona, 2014
Non spargere lacrime per chiunque viva in queste strade (No derrames tus lágrimas por nadie que viva en estas calles, Literatura Random House, 2016), traduzione di Francesca Lazzarato, Gran vía, Narni, 2018
Domani avremo altri nomi (Mañana tendremos otros nombres, Alfaguara, 2019), traduzione di Francesca Lazzarato, SUR, Roma, 2021
^(ES) PRON, Patricio, su elcuencodeplata.com.ar, El Cuenco de Plata. URL consultato il 14 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2010).