Deriva dal greco Φύλλις e significa "fogliame"[1][2] (da phyllon, "foglia"[2]); una variante comune è Phillis, forse influenzata dalla radice greca phil che indica l'amore[2]. La variante Phyllida deriva da Φύλλιδος (Phyllidos), forma genitiva di Phyllis, e veniva usata nelle poesie pastorali del XVII secolo[3].
Il nome è una ripresa del personaggio mitologico Phyllis (reso in italiano con Filide o Fillide), che per sfuggire a Demofonte si trasformò in un nocciolo. Cominciò ad essere usato come nome proprio di persona in Inghilterra dal XVI secolo, anche se veniva spesso confuso con Felicia[1].
Secondo una leggenda assai nota e diffusa, ma di origine incerta, Fillide sarebbe stata una cortigiana indiana di Alessandro Magno; giovane e bella, riuscì ad attrarre Alessandro, tanto che il suo precettore Aristotele volle rimproverarlo; allora la ragazza, per vendicarsi del severo filosofo, ormai anziano, lo sedusse e poi lo umiliò convincendolo a farsi sottomettere e a farsi cavalcare da lei, come in groppa a un quadrupede.[4][5]