Targa commemorativa sulla casa natale di Rosso di San Secondo a Caltanissetta
Don Pier Luigi Maria Rosso, nobile dei conti di San Secondo,[1] nasce il 30 novembre 1887 a Caltanissetta da una famiglia di antica nobiltà siciliana, i Rosso. I genitori sono don Francesco (1853-1913) e donna Emilia Genova (1861-1913) figlia del palermitano cavalier Gabriele Genova.[2][3]
Studiò presso il liceo classico Ruggero Settimo di Caltanissetta; in seguito, si trasferisce a Roma per iscriversi alla facoltà di giurisprudenza. La sua poetica è caratterizzata dal lirismo e da una visione pessimista del rapporto tra l'uomo e la società, con personaggi spesso segnati dalla solitudine e da un certo contrasto tra passione e razionalità.[4] Spesso questo contrasto è simbolicamente ricercato da San Secondo nel confronto tra il Nord, caratterizzato da una vita razionale, concreta e grigia, e il Sud caratterizzato dal sogno mitico, dai colori passionali della vita.[5]
Tra le sue opere più importanti si ricordano La sirena ricanta, suo esordio in teatro nel 1908, e Marionette, che passione! del 1917, opera che accese l'interesse di Luigi Pirandello, il quale spinse affinché l'opera fosse rappresentata. La storia di Marionette, che passione! è incentrata sull'incontro casuale di tre personaggi, incapaci di dare un senso alla propria esistenza. I tre si riveleranno alla fine non diversi da marionette, esseri totalmente in balia delle proprie passioni. Un'opera drammatica, grottesca, che alcuni definiranno legata al pirandellismo.[5][6][7] Secondo Gaetano Savatteri, la grandezza di Rosso di San Secondo venne messa in ombra proprio dalla figura di Pirandello.[8][9]
La casa editrice Salvatore Sciascia di Caltanissetta, con il patrocinio del Comune, ha pubblicato l'opera omnia di diciotto romanzi assemblati in sedici volumi e sei raccolte di novelle del romanziere.[14]
^Ruggero Jacobbi, di quest'opera, disse che esprimeva "un ampio gesto di nostalgia e di amore verso l'isola natia, in ciò che essa contiene di aggrovigliata tradizione misterica ed esoterica, naturalistica e dionisiaca, pitagorica e cristiana": Salvatore Ferlita, IL ROMANZO DI KORE EROS E TENEBRE, UN MITO SICILIANO, La Repubblica Palermo, 22 dicembre 2010.