Pirro Gonzaga | |
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Signore di Bozzolo | |
In carica | 1527 – 1529 |
Predecessore | Federico Gonzaga (da Bozzolo) |
Successore | Ludovico Gonzaga |
Altri titoli | Conte di Rodigo |
Nascita | 13 aprile 1490 |
Morte | Gazzuolo, 1º maggio 1529 (39 anni) |
Luogo di sepoltura | Oratorio di San Pietro (Belforte) |
Dinastia | Gonzaga |
Padre | Gianfrancesco Gonzaga |
Madre | Antonia del Balzo |
Consorte | Camilla Bentivoglio |
Figli | Federico Carlo Isabella Lucrezia Ippolita Camilla Emilia Cornelia (naturale) |
Religione | Cattolicesimo |
Pirro Gonzaga | |
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Nascita | 13 aprile 1490 |
Morte | Gazzuolo, 1º maggio 1529 |
Cause della morte | naturali |
Luogo di sepoltura | Oratorio di San Pietro (Belforte) |
Religione | Cattolicesimo |
Dati militari | |
Paese servito | Sacro Romano Impero Francia |
Forza armata | Mercenari |
Grado | condottiero |
Battaglie | Battaglia di Pavia (1525) |
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Pirro Gonzaga (13 aprile 1490 – Gazzuolo, 1º maggio 1529) è stato un condottiero italiano.
Fu il secondogenito di Gianfrancesco Gonzaga e di Antonia del Balzo.
Nel 1499, alla morte del padre, aveva condiviso col fratello Ludovico il possesso di Sabbioneta, Dosolo, Pomponesco, Gazzuolo e Rodigo e assieme agli altri tre fratelli maschi Ludovico, Federico e Gianfrancesco la consignoria di San Martino dall'Argine. Nel 1521 cedette le terre di Sabbioneta al fratello Ludovico.
Alla fine del 1522 partecipò alla conquista di Perugia. Fatto prigioniero e accusato di fellonia nel 1523 subì la confisca dei beni e la perdita dei possedimenti feudali di Gazzuolo, Pomponesco e Dosolo, che furono assegnati dall'imperatore al nipote Luigi Rodomonte.
Nel 1525 partecipò all'assedio di Pavia e fu sconfitto. Dopo una iniziale adesione alla causa dell'Impero, passò dalla parte francese per la quale combatté con coraggio fino alla sconfitta subita nel 1525 nella battaglia di Sant'Angelo Lodigiano contro le truppe imperiali comandate da Fernando Francesco d'Avalos marchese di Pescara. Si arrese e fu imprigionato nella torre di Pizzighettone. Fu liberato grazie all'intervento della madre Antonia che sborsò una cospicua somma in ducati, ritirandosi a Gazzuolo.
Fece testamento il 25 aprile 1529, morì il 1º maggio e venne sepolto nell'Oratorio di San Pietro a Belforte.[1] Dopo la sua morte, il nipote Luigi Rodomonte fece dono ai suoi figli, Carlo e Federico, delle terre che gli furono confiscate.
Sposò Emilia Camilla Bentivoglio (149..-1529), figlia di Annibale II Bentivoglio, signore di Bologna e di Lucrezia d'Este, figlia naturale di Ercole I d'Este, ebbero sette figli[2]:
Pirro ebbe una figlia naturale, Cornelia, che sposò Lodovico Pico della Mirandola, giureconsulto trapiantato a Gazzuolo.[4]
Il poeta Matteo Bandello ha dedicato a Pirro Gonzaga la Novella XXX della Prima parte (1554).[5]
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