Pol Bury nacque a La Louvière, in Belgio, il 26 aprile 1922. Dal 1929 al 1932 visse in Francia in varie città tra cui Guise, Angouleme e Lens. Nel 1938 entrò all'Academie des Beaux-Arts di Mons, seguendo corsi di pittura, disegno e decorazione, sotto la guida di Louis Buisseret e Louis Navez.
Profondamente influenzato da pittori surrealisti come René Magritte, Yves Tanguy e Raoul Ubac, i suoi lavori prodotti tra la fine degli anni '30 e la prima metà degli anni '40 risentono notevolmente di questo avvicinamento al movimento d'avanguardia: nel 1945 varie sue opere vennero infatti incluse nella mostra Exposition Internationale du Surréalisme organizzata alla Galerie des Éditions La Boétie a Bruxelles. Durante gli anni della guerra prese attivamente parte alla Resistenza francese, dedicando poco tempo alla pittura.
Finito il conflitto e ripresa l'attività artistica, si allontanò progressivamente dall'esperienza surrealista, partecipando nel 1947 alla mostra Les Peintres et graveurs belges contemporains al Musée des Beaux-Arts di Bourdeaux. In quegli anni incontra Christian Dotremont, fondatore del gruppo di artisti espressionistiCo.Br.A., di cui entrerà a far parte nel 1949. Nel 1950 visitò alla Galleria Maeght di Parigi una mostra su Alexander Calder: questo evento ebbe un impatto decisivo sugli interessi artistici di Bury, che iniziò progressivamente ad abbandonare le opere puramente bidimensionali.
Nel 1955 prese parte alla mostra Le Mouvement, tenutasi a Parigi alla Galleria Denise René, che presentava opere di artisti come Yaacov Agam, Alexander Calder, Marcel Duchamp e Victor Vasarely. Fu con questa mostra che il cinetismo venne consacrato come movimento artistico[1]. Rilevante fu inoltre l'impatto che la mostra ebbe sulla nascita e lo sviluppo del Gruppo ZERO, gruppo di artisti cinetici nato nel 1958 di cui Bury entrò a far parte.
Nel 1961 lasciò il Belgio e si trasferì a Parigi: fu in questo periodo che l'opera di Bury divenne puramente scultorea. In quegli anni iniziò a lavorare con acciaio inossidabile e Corten, ottone lucido e rame. Nel 1969 realizzò la sua prima fontana pubblica, presso il Museo d'Arte dell'Università dell'Iowa. Altre sue fontane sono collocate presso la Fondazione Maeght a Saint-Paul-de-Vence, al Palais-Royal di Parigi, al Parco Olimpico di Seul, alla Tohoku University of Art and Design di Yamagata, a La Louvière e a Bruxelles.
Nel 1964 vinse il Premio Marzotto all'interno della rassegna internazionale Mostra di pittura contemporanea comunità europea, organizzata a Valdagno dal gruppo Marzotto.