Il nome del genere deriva dal greco"pyrrhos" (= rossastro o fulvo) e "kome" (= capelli della testa). Il nome allude al pappo rossastro di alcune specie del genere.[4]
Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico William Jackson Hooker (1785-1865) nella pubblicazione " Flora Boreali-Americana [Hooker]; or, the botany of the northern parts of British America..." ( Fl. Bor.-Amer. (Hooker) 1(6): 306) del 1833.[5]
Portamento. Le specie di questo genere hanno un ciclo biologico perenne con habituserbaceo. Le varie parti di queste piante sono glabre o tomentose fino a sericee. Sono presenti ghiandole puntate o stipitate.[6][7][8][9][10][4]
Fusto. La parte aerea è eretta o decombente, semplice o ramosa. Altezza media: 5 - 50 cm.
Foglie. Sono presenti sia foglie basali (brevemente picciolate) che cauline (sessili). Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato; la lamina è intera con forme da oblanceolate a ellittiche o lineari; i margini sono interi o dentato-spinosi fino a laciniati. Le foglie superiori sono ridotte. Dimensione delle foglie: 3 - 250 x 3 - 30 mm.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono scapose (capolini solitari) raccolte in sciolte formazioni corimbose o in altro modo. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato o disciforme (raramente discoidali). I capolini sono formati da un involucro, con forme da emisferiche a strettamente campanulate, composto da 10 - 40 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, con forme da oblanceolate a oblunghe o lineari e a consistenza erbacea (la base è indurita e gli apici sono verdi), sono disposte in modo più o meno embricato su 2 - 6 serie. Il ricettacolo (senza pagliette) bucherellato a protezione della base dei fiori ha delle forme convesse. Dimensione degli involucri: 5 - 15 x 5 - 60 mm.
fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa, mentre all'apice è ligulata (talvolta la corolla è ridotta); la ligula può terminare con alcuni denti; il colore è giallo o arancio; lunghezza delle corolle: 10 - 35 mm;
fiori del disco: la forma è imbutiforme-tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, eretti, hanno una forma deltata; il colore è giallo.
Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e lanceolate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
Gineceo: l'ovario è inferouniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate. I due bracci dello stilo hanno una forma deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo: il corpo, con delle forme da subcilindriche a fusiformi e compresso con 3 - 4 angoli, con 10 - 12 nervature longitudinali, ha la superficie glabra, strigosa o sericea. Le setole del pappo sono poche (da 15 a 60), rigide, colorate di bruno disposte su una sola serie.
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8] Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra). Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]
La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.
Il genere Pyrrocoma (insieme alla sottotribù Machaerantherinae) è incluso nel lignaggio "North American lineage". Attualmente la sottotribù è suddivisa in 5 gruppi informali: Basal grade - Machaeranthera group - Haplopappus group - Xanthocephalum group - Lessingia group. Questo genere si trova nel "Xanthocephalum group".[2][15]
le foglie, quelle basali sono persistenti, mentre verso l'infiorescenza sono fortemente ridotte;
se la lamina delle foglie è dentata o lobata, normalmente non sono presenti setole appuntite;
i capolini sono raccolti in racemi o in spighe, meno comunemente solitari o in formazioni corimbose.
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 12.[10] La maggior parte delle specie di Pyrrocoma sono diploidi, alcune tetraploidi o esaploidi. Diverse specie sono polimorfiche e nell'ambito del genere sono state individuate molte sottospecie e varietà.[4]
Le specie di questo genere, in precedenti trattazioni, sono state spesso descritte all'interno del genere Haplopappus Cassini sect. Pyrrocoma (Hooker) H. M. Hall.[4]
Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN978-88-299-1824-9.