Quinto Cecilio Metello Cretico Silano | |
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Console dell'impero romano | |
Nome originale | Quintus Caecilius Metellus Creticus Silanus |
Figli | una figlia (Cecilia o Giunia) Quinto Cecilio Druso Libone (adottato) |
Gens | Iunia (per nascita) Caecilia, ramo dei Metelli (per adozione) |
Padre | Marco Giunio Silano (naturale) Cecilio Metello (adottivo) |
Consolato | 7 |
Proconsolato | 13 – 17 in Siria |
Quinto Cecilio Metello Cretico Silano (in latino Quintus Caecilius Metellus Creticus Silanus; fl. I secolo), nato come Marco Giunio Silano (Marcus Iunius Silanus), è stato un politico romano, vissuto tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C.
Nato da un Marco Giunio Silano, venne in seguito adottato da un Cecilio Metello, discendente di Quinto Cecilio Metello Cretico, che gli diede il proprio nome.[1]
Fu eletto console nel 7[2] e in seguito venne nominato governatore della Siria, incarico che ricoprì dal 13 al 17, quando fu tolto dall'imperatore Tiberio per lasciare il posto a Gneo Calpurnio Pisone.[3]
Ebbe una figlia che, da piccola, era promessa sposa di Nerone Cesare, il figlio maggiore di Germanico.[4] Adottò inoltre il figlio di Marco Scribonio Libone Druso (morto nel 16), che prese il nome di Quinto Cecilio Druso Libone.[5]