Rhinoclemmys rubida

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Tartaruga di foresta messicana
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseReptilia
OrdineTestudines
FamigliaGeoemydidae
SottofamigliaRhinoclemmydinae
GenereRhinoclemmys
SpecieR. rubida
Nomenclatura binomiale
Rhinoclemmys rubida
(Cope, 1870)
Sinonimi

Chelopus rubidus
Cope, 1870
Geoemyda rubida ssp. perixantha
Mosimann & Rabb, 1953
Rhinoclemmys mexicana
Gray, 1870

La tartaruga di foresta messicana (Rhinoclemmys rubida Cope, 1870) è una specie di tartaruga della famiglia dei Geoemididi[2].

Ne vengono riconosciute due sottospecie[2]:

Il suo carapace, lungo circa 230 mm, è appiattito, con una chiglia mediale e una colorazione che può essere marrone-giallastra con cuciture scure e chiazze scure su ogni scute o uniformemente di color marrone-cioccolato. Il piastrone è giallo con una macchia centrale marrone. Sulla parte superiore della testa è presente una macchia, gialla o rossa, a forma di ferro di cavallo. R. r. rubida ha un carapace marrone chiaro con chiazze scure. R. r. perixantha presenta marginali marrone chiaro, senza chiazze scure, e scuti pleurici marrone scuro. Presumibilmente si nutre principalmente di frutta e germogli, con un consumo opportunistico di materiale animale. È principalmente attiva durante la stagione delle piogge da giugno a novembre. Le uova sono bianche e allungate (62 × 25 mm) e i giovani misurano 50–52 mm[3].

Distribuzione e habitat

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La sua distribuzione è limitata alle pianure della costa occidentale del Messico da Jalisco a Michoacán, e da Oaxaca a Chiapas. Vive in aree di pianura tropicali semi-decidue, su colline rocciose, vicino a corsi d'acqua nella foresta di macchia, in boschi costieri[3].

Conservazione

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La distribuzione attualmente ampiamente discontinua indica una progressiva riduzione dell'areale originale della specie. La perdita di habitat a causa dello sviluppo agricolo e delle infrastrutture, nonché lo sfruttamento diretto per il commercio e, eventualmente, come fonte alimentare, sono fattori di rischio per la sopravvivenza di questa specie[1].

  1. ^ a b (EN) van Dijk, P.P., Canseco-Marquez, L. & Muñoz, A. 2016, Rhinoclemmys rubida, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b Rhinoclemmys rubida, su The Reptile Database. URL consultato il 10 novembre 2016.
  3. ^ a b Rhinoclemmys rubida, su Turtles of the World. URL consultato l'8 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2016).

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