Rodolfo Kuhn (Buenos Aires, 29 dicembre 1934 – Valle de Bravo, 3 gennaio 1987) è stato un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico argentino.
Regista di cultura europea, Rodolfo Kuhn ha contribuito a "sprovincializzare" il cinema argentino negli anni sessanta ispirandosi soprattutto a registi quali Michelangelo Antonioni e Jean-Luc Godard.[1]
Esordisce nel 1958 con il cortometraggio sperimentale Sinfonía en no bemol, vincitore della medaglia di bronzo all'Esposizione universale di Bruxelles,[2] e nel 1962 scrive e dirige il lungometraggio Los jóvenes viejos, aggiudicandosi il Premio FIPRESCI e il premio per la miglior sceneggiatura al Festival internazionale del cinema di Mar del Plata.
Altri riconoscimenti arrivano negli anni successivi al Festival internazionale del cinema di Berlino, nel 1965 per Pajarito Gómez e nel 1971 per il film collettivo Argentina, mayo de 1969: Los caminos de la liberación. Sempre a Berlino, nel 1974 è presidente della giuria internazionale.
Nel 1978 si trasferisce in Spagna, prendendo la cittadinanza circa due anni dopo.[2] Nel 1987, mentre lavorava alla sceneggiatura per un film sul tema dei diritti umani in America Latina, Rodolfo Kuhn è morto all'età di 52 anni, vittima di un attacco di cuore.[2]
È stato sposato con l'attrice argentina Elsa Daniel.
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