Romano Volta (15 febbraio 1937) è un imprenditore e dirigente d'azienda italiano fondatore della Datalogic, un'azienda specializzata nella progettazione e produzione di lettori di codici a barre, mobile computer, RFID, sensori per la rilevazione, misurazione, marcatura industriale e altri apparecchi elettronici.
Nato a Bologna, Romano Volta si è laureato in ingegneria elettronica "con lode" all'Università di Bologna.[1] Nei primi anni Settanta, dopo un periodo di insegnamento all'Istituto tecnico industriale Aldini Valeriani, Volta è stato assistente del professor Giuseppe Evangelisti all'Università di Bologna, nel cuore di quella che è conosciuta come la "Packaging Valley", dove ha sede la maggior parte delle aziende italiane che producono macchine confezionatrici.[2]
Al professor Evangelisti fu richiesto da alcuni imprenditori di sviluppare dispositivi ottici elettronici per automatizzare specifici processi di verifica come la centratura dei marchi sul packaging, il posizionamento della stampa o la presenza di un tablet in un blister.
Volta fu incaricato di questo compito[3] e ha iniziato a sviluppare un nuovo dispositivo chiamato "color mark reader" per rilevare lievi differenze di contrasto sul materiale di imballaggio; questo dispositivo è ancora installato oggi in tutte le confezionatrici. La sua capacità di combinare l'ottica con l'elettronica, fornendo apparecchiature di elaborazione e verifica degli assegni integrate elettronicamente nella macchina in una soluzione unica, ha reso Volta ben noto nel settore.[4] Ha poi fondato una società chiamata "Datalogic Optic Electronics". Alcuni anni dopo, con l'introduzione dei sistemi di codici a barre, Volta iniziò lo sviluppo dei dispositivi ottici che divennero noti come lettori di Codice a barre.
Avendo avviato lo sviluppo dei lettori di codici a barre, Volta ha lasciato la sua posizione all'Università di Bologna per concentrarsi sulla sua iniziativa imprenditoriale. Si è trasferito da un piccolo laboratorio a una fabbrica con sede a Lippo di Calderara, vicino all'Aeroporto di Bologna-Borgo Panigale.[5]
Nel 1972, Datalogic fu ufficialmente fondata.
Nel 1974 nei Marsh Supermarkets a Troy (Ohio)
un pacchetto di gomme da masticare della Wrigley è stato il primo prodotto al dettaglio venduto utilizzando, il Magellan Model-A (ora in esibizione allo Smithsonian Museum in Washington, D.C.)[6]
Negli anni '80 Datalogic si è affermata come una delle maggiori aziende europee per applicazioni industriali, producendo il primo scanner industriale nel 1978.[4][7]
Datalogic ha anche aperto la strada alla progettazione di sistemi di smistamento bagagli per aeroporti, installando il primo scanner all'aeroporto di Milano Linate nel 1984.[8][9]
Datalogic è oggi una società internazionale,[10][11] quotata in FTSE Italia STAR della Borsa Italiana come DAL.MI. dal 2001.[12][13][7][14]
Volta è Presidente di Aczon Srl, società fondata nel 2001 che opera nei settori della ricerca farmaceutica, delle biotecnologie e dell'oncologia; Presidente di Hydra S.p.A, una holding industriale di proprietà della famiglia Volta, e azionista di maggioranza di Datalogic S.p.A. con interessi aggiuntivi nel settore immobiliare e finanziario.[1][15]
Dal settembre 1998 all'ottobre 2004 è stato Presidente dell'Associazione Industriali di Bologna,[16] ed è stato membro del consiglio di amministrazione di Sanpaolo IMI Fondi Chiusi SGR S.p.A.[16]
Dal 1º giugno 2018 è stato Presidente della filiera "Elettronica e Meccatronica" di Confindustria Emilia per il quadriennio 2018-2022.[19] È stato presidente della squadra Fortitudo Pallacanestro Bologna nella stagione 1998-99.[17][20]
Romano Volta è sposato ed ha tre figli. È appassionato di nautica e sci.