Rosa Regàs i Pagés (Barcellona, 11 novembre 1933 – Llofriu, 17 luglio 2024[1]) è stata una scrittrice spagnola, traduttrice per le Nazioni Unite dal 1983 al 1994, ricoprì il ruolo di direttrice della Biblioteca nazionale di Spagna dal 2004 al 2007[2].
Nacque a Barcellona nel 1933 in una famiglia repubblicana.[3] Era la figlia del drammaturgo Xavier Regàs i Castells e di Mariona Pagès.[3] Trascorse l'infanzia in Francia durante gli anni della guerra civile spagnola al termine della quale tornò in Spagna[4] dove i nonni la portarono in un collegio gestito dalle suore domenicane.[5]
Si laureò in Filosofia all'Università di Barcellona[6], dal 1964 al 1970 lavorò per la casa editrice Seix Barral[3][7] e nel 1969 ne fondò due per proprio conto, La Gaya Ciencia, dedicata alla letteratura, l'arte e la politica,[3] e Ediciones Bausán, specializzata in narrativa per l'infanzia[3][7][8] oltre a creare le riviste Cuaderno de la Gaya Ciencia e Arquitectura Bis[9]
Sempre nel 1976 creò la Biblioteca di Divulgazione Politica, una serie di brevi saggi didattici su concetti politici che in quel momento mobilitarono l'opinione pubblica; tra le firme: Felipe González, Santiago Carrillo, Enrique Tierno Galván o José Luis López Aranguren.[7]
Dal 1983 al 1994 fu traduttrice freelance per le Nazioni Unite presso le sedi di Ginevra[3]. Tra il 1994 e il 1998 diresse l'American Athenaeum della Casa de América di Madrid e, dal 2003 al 2007, fu direttrice generale della Biblioteca Nazionale di Spagna.[10]
Esordì nella narrativa nel 1987 con Ginebra, un'analisi della Ginevra, e in seguito pubblicò numerosi romanzi e saggi ottenendo prestigiosi riconoscimenti quali il Premio Nadal nel 1994 con Dove finisce l'azzurro e il Premio Planeta nel 2001 con La canzone di Dorotea.[11]
Nel 2005 fu incaricata di proclamare le Fiestas de la Merced a Barcellona, con un discorso in cui ha parlato di una città tollerante e civica.[12] Il 18 novembre 2005 ricevette l'Ordine della Legion d'Onore della Repubblica Francese con il grado di cavaliere[13] e il 30 novembre la Generalitat di Catalogna gli conferì la Croce di San Giorgio.[3] Nel 2021 ebbe l'AMEIS Silver Award, assegnato dall'Association of Women Writers and Illustrators, un riconoscimento letterario assegnato alle donne che hanno aperto la strada alla letteratura.[14]
Fu membro della giuria di diversi concorsi, come il Premio Principe delle Asturie per le Arti e le Lettere, il Premio Internazionale del Romanzo Alfaguara, il Premio di Giornalismo Ortega y Gasset, il Premio Biblioteca Breve, il Premio Giovane Narrativa della Fondazione Generale dell'Università Complutense di Madrid, il Premio Planeta per il Romanzo, il Premio Café Gijón, il Premio Antonio Machado e il Premio BUBOK per la creazione letteraria.[15]
Nel 2024 si trasferì in campagna, nella provincia di Girona, dedicandosi alla scrittura e ad altre attività legate alla letteratura, al giornalismo e al suo impegno sociale.
Morì il 17 luglio 2024 all'età di 90 anni, nella sua residenza di Llofriu.[16][17]
Nel 1951 sposò l'industriale e fotografo Eduard Omedes Rogés, dal quale poi divorziò e dal quale ebbe cinque figli: Eduard Omedes Regàs, Anna, David, Loris e Mariona Omedes Regàs.[18]
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