Ryan X-13 Vertijet | |
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L'X-13 in posizione verticale per il decollo | |
Descrizione | |
Tipo | Aereo a decollo verticale |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | Ryan Aeronautical Company |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 7,14 m |
Apertura alare | 6,40 m |
Altezza | 4,62 m |
Superficie alare | 17,8 m² |
Peso a vuoto | 2 424 kg |
Peso carico | 3 059 kg |
Peso max al decollo | 3 272 kg |
Propulsione | |
Motore | un turbogetto Rolls-Royce Avon |
Spinta | 44,6 kN |
Prestazioni | |
Velocità max | 560 km/h |
Autonomia | 307 km |
Tangenza | 6 100 m |
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Il Ryan X-13 Vertijet era un aereo sperimentale di produzione statunitense sviluppato come test per trovare un utilizzo in ambito militare del sistema VTOL (Vertical Take-Off and Landing).
L'aereo era simile ad un convenzionale jet con una grande ala a delta, ma il decollo veniva effettuato tramite una rampa verticale trasportabile. L'X-13 veniva posato su questa rampa, con la sezione di coda rivolta verso il basso. Dopo il decollo l'ugello di scarico a spinta vettoriale portava più velocemente e facilmente l'aereo in assetto orizzontale.
Tecnicamente ricalcava il sistema di diversi aerei sperimentali tedeschi della seconda guerra mondiale, o il Convair XFY Pogo, con il sistema di decollo verticale che voleva l'aereo posato sulla coda. Come tutti i suoi predecessori aveva grandi difficoltà nell'atterraggio a causa dell'impossibilità di vedere la pista. Questo difetto era sopportabile durante i collaudi ma impossibile da tollerare in un aereo militare di serie.
L'altro grande difetto dell'X-13 era la sua scarsissima autonomia, che lo rendeva praticamente inutile ai fini operativi.
Aerei
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