Nome dall'origine incerta, si ritiene che abbia avuto origine negli Stati Uniti nel XVIII secolo[2] (periodo in cui è saltuariamente attestato nella Nuova Inghilterra[1]). Dal 1873 appare in una serie di romanzi scritta da Marietta Holley, riguardante le avventure di una donna chiamata Samantha, moglie di Josiah Allen; rimase però piuttosto raro fino al 1964, quando venne popolarizzato dalla protagonista della serie televisiva Vita da strega, chiamata Samantha Stephens[1][2][3][5].
Riguardo alla sua etimologia, molte fonti ipotizzano che sia stato concepito come una forma femminile di Samuele (con l'aggiunta del suffisso antha, preso dal nome Anthea o tratto direttamente dal greco antico ανθος, ánthos, "fiore")[2][5][6]; talvolta, dunque, gli viene attribuito il medesimo significato di Samuele, ossia "che ascolta"[1][4]. Tuttavia il nome non è attestato in alcuna opera prima della sua diffusione, il che rende improbabile che si tratti di una creazione letteraria; altre fonti, notando che in Nuova Inghilterra vi era una forte presenza di coloni olandesi, propongono quindi una derivazione da Sijmentije, una forma femminile olandese del nome Sigismondo[5].
Il nome è adespota, non essendovi sante così chiamate, e l'onomastico si può festeggiare il 1º novembre in occasione di Ognissanti[7]; alcune fonti, riconducendolo a Samuele, lo pongono in concomitanza con quello di quest'ultimo, quindi il 20 agosto[6].