Shadi al-Waisi | |
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Ministro della Giustizia del Governo di transizione siriano | |
In carica | |
Inizio mandato | dicembre 2024 |
Ministro della Giustizia del Governo di Salvezza Siriano | |
Durata mandato | 2022 – 2024 |
Dati generali | |
Fazione politica | Jabhat al-Nuṣra (2016 - 2017) Hayʼat Taḥrīr al-Shām (dal 2017) |
Professione | giudice |
Shadi Mohammad al-Waisi (in arabo شادي محمد الويسي?; Aleppo, 1985) è un giudice e politico siriano e ministro della Giustizia del Governo di transizione siriano dal dicembre 2024.[1] È stato ministro della Giustizia del governo di salvezza siriano durante il suo sesto mandato, a partire dal 2022 e fino alla caduta del governo di Assad nel dicembre 2024.[2] Nel 2015, ricoprendo il ruolo di giudice per il Fronte al-Nusra, è stato ripreso dalle telecamere mentre presenziava a delle esecuzioni pubbliche di donne siriane. In uno di questi eventi condannava a morte una donna per prostituzione[3][4].
Al-Waisi ha conseguito una laurea in Sharia islamica e un diploma di abilitazione all'insegnamento. Sta inoltre lavorando a una tesi di master in studi islamici e giudiziari. Prima della sua carriera giudiziaria e politica, ha lavorato come insegnante di educazione islamica e ha servito come imam e predicatore ad Aleppo per sette anni.[2]
In un video, girato nel gennaio 2015 a Maarrat Misrin, si vede al-Waisi tra gli spettatori di un'esecuzione pubblica.[5] Il video mostra una donna che viene giustiziata con un singolo proiettile alla testa dopo essere stata presumibilmente condannata per prostituzione.[6][4]
In un altro video, registrato circa una settimana dopo ad Hafasraja, è avvenuta un'esecuzione simile per una donna con le stesse accuse.[7] Questa volta si vede al-Waisi, che era un giudice del Fronte al-Nusra, pronunciare personalmente il verdetto accanto alla condannata e fare segno al boia di procedere.[8][5] L'esecuzione è stata eseguita con un singolo proiettile alla testa.[7]
Durante la guerra civile siriana, ha svolto un ruolo nella creazione di istituzioni giudiziarie nelle aree sotto il controllo delle fazioni dell'opposizione. Ha co-fondato l'Autorità della Sharia a Dhahret Awad ed è stato giudice. In seguito, è entrato a far parte dei quadri dell'Autorità Quadripartita della Sharia ad Aleppo, dove ha ricoperto incarichi di giudice militare, giudice d'appello e pubblico ministero.[2]
Al-Waisi ha anche fondato e presieduto il Progetto di Circuito Giudiziario e ha istituito istituzioni giudiziarie chiave, tra cui il Tribunale di Salqin, il Tribunale di Hreitan e il Tribunale della Badiya settentrionale. Oltre a questi ruoli, è stato a capo del Tribunale per i reati civili e della Corte d'appello penale sotto il Governo di Salvezza siriano. È anche membro del Consiglio giudiziario supremo.[2]
Nel 2024, al-Waisi ha iniziato a ricoprire il ruolo di ministro della Giustizia nel governo di transizione siriano guidato dal primo ministro Mohammed al-Bashir, dopo la caduta del governo di Assad e la decisione che i ministri del governo di salvezza ricopriranno gli stessi ruoli nel governo di transizione fino al marzo 2025.[1]
I video di al-Waisi che approvavano le esecuzioni di donne, risalenti al suo incarico di giudice del Fronte al-Nusra, sono riemersi poco dopo la sua nomina a ministro della Giustizia e hanno scatenato le critiche.[5][8][9][10][11][12]