Silibinina | |
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Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C25H22O10 |
Massa molecolare (u) | 482,43618 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 245-302-5 |
PubChem | 31553 |
DrugBank | DBDB09298 |
SMILES | COC1=C(C=CC(=C1)C2C(OC3=C(O2)C=C(C=C3)C4C(C(=O)C5=C(C=C(C=C5O4)O)O)O)CO)O |
Indicazioni di sicurezza | |
La silibinina, nota anche come silibina, è un composto appartenente alla famiglia dei flavonolignani. È il principale componente attivo della silimarina, un estratto standardizzato di acheni di cardo mariano, contenente una miscela di flavonolignani tra cui silibinina, isosilibinina, silicristina e silidianina. La stessa silibinina è una miscela di due diastereoisomeri, silibinina A e silibinina B in rapporto circa equimolare.
La silibinina è disponibile come farmaco (Legalon o Silliver) in diversi paesi europei e trova utilizzo nel trattamento delle epatopatie tossiche (es. per via endovenosa in caso di avvelenamento da Amanita phalloides). Trova inoltre impiego come terapia adiuvante nelle epatopatie croniche e nella cirrosi epatica. Nel 2011 la società farmaceutica Rottapharm/Madaus ha annunciato che al proprio farmaco Legalon SIL (Silibinina-C-2’,3-diidrogenosuccinato, sale disodico) è stata assegnata la qualifica di medicinale orfano da parte della Commissione Europea.[1]