Le eruzioni permangono visibili per tempi in genere pari ad un anno, ma in certi casi possono durare anche di più.[6] Il lasso di tempo che intercorre tra gli accrescimenti e le eruzioni è normalmente dell'ordine di alcuni decenni, anche se non è infrequente che questo intervallo temporale possa subire degli accorciamenti o delle dilatazioni.[6] Confrontando il numero di esplosioni delle FUor con il tasso di formazione stellare nelle vicinanze del Sole si è visto che, in media, le stelle più giovani vanno incontro a circa 10–20 esplosioni come quelle che caratterizzano le FUor durante la loro vita.
Oggetti peculiari appartenenti a questa classe sono FU Orionis (prototipo della classe), V1057 Cygni e V1515 Cygni. Recentemente si è aggiunta la protostellaV1647 Orionis, che ha eruttato nel biennio 2004-2006; le caratteristiche di quest'ultima tuttavia inducono a ritenere che non si tratti di un FUor sensu stricto, ma forse più probabilmente di una via di mezzo con un'altra classe di variabili Orione, le EXor.[7]
(EN) J. Ballesteros-Paredes, R. S. Klessen, M.-M. Mac Low, E. Vazquez-Semadeni, Molecular Cloud Turbulence and Star Formation, in B. Reipurth, D. Jewitt, K. Keil (a cura di), Protostars and Planets V, pp. 63–80, ISBN0-8165-2654-0.
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AA.VV, L'Universo - Grande enciclopedia dell'astronomia, Novara, De Agostini, 2002.