Suleiman Mahmud al-Obeidi

Sulaymān Maḥmūd al-ʿObaydī
NascitaTobruk, 1949
MorteTripoli, 6 ottobre 2020
Cause della morteconseguenze del Covid-19
Dati militari
Paese servito Gran Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista
Consiglio nazionale di transizione
Forza armata Esercito libico
Esercito Nazionale di Liberazione Libico
GradoMaggior generale
GuerrePrima guerra civile in Libia
Comandante diGuarnigione di Tobruk
Esercito Nazionale di Liberazione Libico
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Sulaymān Maḥmūd al-ʿObaydī (in arabo سليمان محمود العبيدي?; Tobruk, 1949Tripoli, 6 ottobre 2020) è stato un generale libico.

Già comandante dell'esercito a Tobruk sotto il regime di Muʿammar Gheddafi, è stato uno dei primi ufficiali nell'alta gerarchia delle forze armate libiche a protestare o a rassegnare le dimissioni nel corso del 2011, in occasione della guerra civile libica.[1][2] Circa la metà dei 6.000 soldati stimati che s'erano uniti ai rivoltosi anti-Gheddafi prendevano ordini dal generale al-ʿObaydī[3] prima che il 28 luglio 2011 fosse assassinato in circostanze oscure il gen. ʿAbd al-Fattāḥ Yūnis, il comandante in capo dell'Esercito Nazionale di Liberazione Libico formato dai rivoltosi libici. L'Associated Press ha riferito il giorno seguente che al-ʿObaydī era succeduto a Yūnis come comandante in capo.[4]

È deceduto il 6 ottobre 2020 a causa del COVID-19.

  1. ^ The Wall Street Journal, "Defections from the Libyan regime", 23 febbraio 2011. [1]
  2. ^ Financial Times, "Tubruq's free locals take first decisions", 24 febbraio 2011. [2]
  3. ^ The Economist, "The battle for Libya: The colonel fights back", 10 marzo 2011. [3]
  4. ^ Agenzia "Kansas City Star" del 29 luglio 2011; sito controllato il 29 luglio 2011 ("Officer accuses fellow rebels in Libya killing", di Rami Al-Shaheibi

Collegamenti esterni

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