Tamaudun | |
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Il mausoleo Tamaudun a Shuri | |
Civiltà | Ryukyuani |
Utilizzo | Sepoltura |
Epoca | XVI secolo |
Localizzazione | |
Stato | Giappone |
Prefettura | Okinawa |
Dimensioni | |
Superficie | 2 442 m² |
Amministrazione | |
Patrimonio | Siti Gusuku e beni associati del Regno delle Ryūkyū |
Ente | Città di Naha |
Visitabile | Sì |
Sito web | www.city.naha.okinawa.jp/kankou/bunkazai/tamaudun.html |
Mappa di localizzazione | |
Il Tamaudun (玉陵?) è un mausoleo situato nei pressi del Castello di Shuri a Naha, in Giappone. Fu realizzato nel 1501 per volere del re ryukyuano Shō Shin ed è il luogo di sepoltura dei sovrani appartenenti alla Seconda dinastia (Shō) del Regno delle Ryukyu. Fa parte dei Siti Gusuku e beni associati del Regno delle Ryūkyū ed è quindi considerato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.[1]
Il complesso è adiacente al Castello di Shuri, sede dell'antico regno che dominava sulle Isole Ryukyu prima dell'annessione all'Impero giapponese. Fu realizzato scavando nella roccia calcarea. Le pareti esterne sono costruite in calcare corallino. La camera funeraria è suddivisa in tre camere: centrale, orientale e occidentale. Esse sono separate le una dalle altre tramite pareti in pietra. Nella stanza centrale le spoglie reali venivano conservate per il lavaggio e la purificazione, prima di essere definitivamente sepolte nella sezione orientale. La stanza orientale era difatti riservata esclusivamente per le spoglie di re e regine ryukyuani. La camera occidentale era adibita invece al riposo delle spoglie di altri membri appartenenti alla famiglia reale. Una stele in roccia ignea presente nel recinto esterno commemora la costruzione del mausoleo, elencando il nome del sovrano Shō Shin e di altri illustri uomini coinvolti nell'edificazione del mausoleo.[2] Sfortunatamente il mausoleo è stato pesantemente danneggiato a causa dei bombardamenti nella Battaglia di Okinawa durante la Seconda guerra mondiale. Quando nel 1972 cessò l'Amministrazione civile degli Stati Uniti d'America per le isole Ryūkyū, che furono restituite al Giappone, le autorità nipponiche provvidero a restaurare la struttura e a nominarla Sito storico nazionale di importanza culturale. Il 2 dicembre 2000 ottenne il riconoscimento di Patrimonio dell'umanità, mentre infine nel 2018 il Tamaudun venne dichiarato Tesoro nazionale del Giappone.[3]
Ben 17 dei 19 sovrani appartenenti alla Seconda dinastia ryukyuana, che governò l'arcipelago tra il XV e il XIX secolo, sono sepolti presso il Tamaudun. Le loro spoglie riposano insieme a quelle varie regine e figli della dinastia reale. La prima personalità a esservi sepolta fu Shō En, per il quale il mausoleo fu costruito su ordine di suo figlio e successore Shō Shin. Tuttavia Shō En in principio non venne sepolto nel mausoleo, poiché morì venticinque anni prima che venisse completato. L'ultima sepoltura effettuata nel mausoleo avvenne nel 1920 e fu quella di Shō Ten, figlio dell'ultimo re ryukyuano Shō Tai.[4]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 253633396 · NDL (EN, JA) 00954233 |
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