Third wave of ska | |
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Origini stilistiche | 2 tone ska Reggae Rocksteady Punk rock Heavy metal Alternative rock |
Origini culturali | Stati Uniti, fine anni ottanta. |
Strumenti tipici | chitarra, basso, batteria, tastiera, organo, ottoni, percussioni |
Popolarità | Metà anni novanta, soprattutto negli Stati Uniti. |
Sottogeneri | |
Ska punk |
La third wave of ska (Terza ondata di ska) è un'ondata musicale ibrida sorta alla fine degli anni ottanta nata dalla fusione della musica ska (in particolare di ispirazione 2 tone ska) con diversi stili di rock, come punk rock, hardcore punk e heavy metal, e in alcuni casi anche con il jazz.
La third wave of ska emerse nei tardi anni ottanta, quando alcuni esponenti della scena punk americana iniziarono ad ispirarsi al 2 tone ska britannico mescolandolo con l'aggressività del hardcore punk[1]. Durante i primi anni novanta, questa terza ondata continuò a crescere, più band si diffusero in tutti gli Stati Uniti, la maggior parte delle quali in California. Le influenze poi spaziarono dall'hardcore all'heavy metal[1]. Gli esponenti di questa "third wave ska" raggiunsero un grande successo commerciale in America, grazie ai gruppi punk revival californiani come Green Day e Offspring[1].
La prima band third wave a sfondare nel mercato americano fu quella dei Rancid, presto seguiti da altri gruppi come i No Doubt, Less Than Jake, Goldfinger, Sublime, e Dancehall Crashers; i Mighty Mighty Bosstones, uno dei gruppi principali dell'ondata nei primi anni novanta, non riuscirono a ottenere una rilevante popolarità[1]. Mentre i Rancid rimasero saldi alle loro radici ska revival e punk rock, alcune band enfatizzarono maggiormente l'impronta heavy metal più che lo ska; altre, come i No Doubt, alleggerirono le sonorità con influenze new wave e pop. Entro il 1996, third wave of ska divenne una delle forme più popolari di musica alternativa negli Stati Uniti[1].