Timurbugha | |
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Sultano | |
In carica | 5 dicembre 1467 – 31 gennaio 1468 |
Incoronazione | 5 dicembre 1467 |
Predecessore | Sayf ad-Din Bilbay |
Successore | Qaytbay |
Morte | Damietta, 1475 |
Timurbugha Al-Dhahiri (... – Damietta, 1475) fu il diciassettesimo sultano mamelucco d'Egitto della dinastia burjī. Regnò per breve tempo dalla fine del 1467 all'inizio del 1468 quando fu deposto[1]. Usò il titolo di al-Malik al-Zāhir.
Timurbugha era di origine albanese[1]. Fu acquistato come schiavo da Sayf ad-Din Jaqmaq. Quando quest'ultimo divenne sultano, Timurbugha era al suo fianco[1]. Nel 1442 divenne comandante e successivamente segretario del sultano. Ricoprì diverse posizioni fino alla morte del sultano[1]. Sayf ad-Din Bilbay governò per breve tempo alla fine del 1467, prima che Timurbugha diventasse il nuovo sultano il 5 dicembre 1467. Timurbugha era ben istruito ed eccelleva in diritto, storia, letteratura e poesia[1]. Durante il suo regno, furono rilasciati prigionieri politici da Alessandria, incluso Al-Mu'ayyad Shihab al-Din Ahmad[1].
Tuttavia, il suo regno durò meno di due mesi, poiché fu detronizzato con un colpo di stato di palazzo il 31 gennaio 1468 guidato da Khairbek. Qaitbay, il futuro sultano, riuscì a sconfiggere i ribelli guidati e a liberare Timurbugha che in seguito si ritirò a Damietta fino alla sua morte nel 1475[1].