Tommaso Gherardini, battezzato Giovan Tomaso[1] (Firenze, 21 dicembre 1715 – Firenze, 1797), è stato un pittore italiano.
Figlio di Anton Gaspero Gherardini e di Maria Rosa Dionvira Casigoli (non era quindi imparentato direttamente col più noto pittore fiorentino Alessandro Gherardini), fu educato allo studio dell'arte e del disegno prima presso lo scultore Giuseppe Piamontini, poi presso il pittore Vincenzo Meucci.
Nel 1741 il suo apprendistato era concluso, con l'immatricolazione all'Accademia delle arti del disegno[1]. Dal 1750 circa fu molto attivo soprattutto come frescante, grazie a uno stile che coniugava il classicismo con le novità emiliane e romane (con attenzione alle prime istanze neoclassiche) e che gli garantì un notevole successo.
A più riprese lavorò per i Medici, ad esempio con una serie di affreschi nella villa del Poggio Imperiale. Spesso lavorò con Giuseppe Antonio Fabbrini e Giuliano Traballesi.
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