Tribunato Tribunat | |
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Napoleone al Tribunato | |
Stato | Prima repubblica (Consolato) (1799-1804) Primo Impero (1804-1807) |
Tipo | Camera bassa del Parlamento francese |
Istituito | 15 dicembre 1799 |
Predecessore | Consiglio dei Cinquecento |
Operativo dal | 1 gennaio 1800 |
Soppresso | 18 settembre 1807 |
Numero di membri | 100 |
Sede | Palais-Royal, Parigi |
Il Tribunato (in francese Tribunat), insieme al Corpo legislativo ed al Senato conservatore, è stato una delle tre assemblee create dalla Costituzione dell'anno VIII, legge fondamentale del Consolato. Si insediò ufficialmente l’11 nevoso dell’anno VIII (1 gennaio 1800), contemporaneamente al Corpo legislativo. Il suo primo presidente fu lo storico Pierre Daunou, che però a causa del suo spirito indipendente sarà allontanato da Bonaparte nel 1802. Il Tribunato comprendeva parte delle funzioni del Consiglio dei Cinquecento: il suo compito era quello di discutere i progetti legislativi del Consiglio di Stato prima che venissero votati dal Corpo legislativo. Fu abolito nel 1807.
Come quelli del Corpo legislativo, i membri del Tribunato non erano eletti a suffragio universale diretto. Essi erano nominati dal Senato, sulla base di "liste nazionali di notabili", istituite dopo una serie di votazioni "a cascata": i cittadini eleggevano dei "notabili comunali" che a loro volta designavano dei "notabili dipartimentali” che, infine, votavano i "notabili nazionali". I cento membri del Tribunato erano nominati dal Senato dalla lista dei notabili nazionali. Il presidente del Tribunato era nominato dall'Imperatore fra tre candidati presentati dalla camera.[1].
Il regime dell'anno VIII fu multicamerale fino al 1807, con due camere coinvolte nel processo legislativo: il Tribunato e il Corpo legislativo[2]. Il Consiglio di Stato e il Senato erano coinvolti nell'adozione della legge solo come assistenti costituzionali o tecnici; dopo la soppressione del Tribunato, la procedura legislativa divenne unicamerale.[3] La procedura di adozione delle leggi era organizzata sul principio della divisione del lavoro tra il Tribunato, che discuteva i progetti di legge senza votarli, e il Corpo legislativo, che votava i progetti di legge senza discuterli. Questa formula non sembrava anormale all’epoca; Jean-Antoine Chaptal scrisse:
«Molto si è scherzato su un organo legislativo muto; ma ho sempre guardato come ad una grande idea quella di avere eretto il Corpo legislativo a tribunale in cui i consiglieri di Stato e tribuni discutono contraddittoriamente le leggi. Abbiamo chiuso la discussione dal momento che il parere è stato fatto, e siamo andati al voto. Questa modalità esclude passioni e influenze dei partiti. Tutto era giusto e degno di fiducia. Il Tribunato non era un'arena aperta alle fazioni, all’orgoglio e all'amor proprio. Il Corpo legislativo non poteva dividere la Francia in partiti o fomentare fazioni.»
La procedura legislativa si divideva in diverse fasi: