Upeneus moluccensis | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
(clade) | Craniata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Ichthyopsida |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Neopterygii |
Infraclasse | Teleostei |
Superordine | Acanthopterygii |
Ordine | Perciformes |
Superfamiglia | Percoidea |
Famiglia | Mullidae |
Genere | Upeneus |
Specie | U. moluccensis |
Nomenclatura binomiale | |
Upeneus moluccensis (Bleeker, 1855) | |
Sinonimi | |
Upeneoides fasciolatus |
Upeneus moluccensis (Bleeker, 1855), comunemente conosciuta come triglia del mar Rosso, è un pesce perciforme appartenente alla famiglia Mullidae[2].
Questa specie, originaria dell'oceano Pacifico, del mar Rosso e dell'oceano Indiano, si è diffusa anche nel mar Mediterraneo, dove è stata trovata per la prima volta nel 1947 in Israele, giunta in quell'area tramite il canale di Suez. Si trova anche in Giappone e Nuova Caledonia. Predilige le zone con fondali fangosi o sabbiosi[1], fino a 120 m di profondità. È una specie tipica delle acque costiere che si può spingere anche in acqua salmastra[2].
Questo pesce presenta una banda di colore giallastro o dorato che ne percorre il corpo per la lunghezza su entrambi i lati. Tale banda parte dall'occhio e raggiunge la porzione prossimale della pinna caudale, la quale è forcuta e presenta delle striature rossastre sul lobo superiore. Il resto del corpo ha una colorazione variabile dal rosato al verdastro; i barbigli sono bianchi. La lunghezza massima registrata è di 22,5 cm[2] e può vivere fino a 6 anni[1].
Forma banchi[2].
Si nutre prevalentemente di invertebrati come policheti e crostacei, tra cui granchi e gamberi (soprattutto peneidi come Parapenaeus longirostris, Metapenaeus e pasifeidi come Leptochela); talvolta preda anche di pesci più piccoli e seppie[3].
Non è particolarmente ricercato, ma essendo una specie comune che può essere catturata in grande quantità è di interesse commerciale in alcune zone, come nell'est del mar Mediterraneo, mentre viene comunque considerato poco in altre, come nel mar Cinese Meridionale[1]. Anche le uova sono utilizzate[2]. È catturato soprattutto con reti a strascico[4].
Non sono note particolari minacce, quindi la lista rossa IUCN classifica questa specie come "a rischio minimo" (LC)[1].