What the Dead Men Say album in studio | |
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Artista | Trivium |
Pubblicazione | 24 aprile 2020 |
Durata | 46:31 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Heavy metal[1] Thrash metal[2][3] Metalcore[3][4] |
Etichetta | Roadrunner Records |
Produttore | Josh Wilbur |
Registrazione | Studio 606 West (Los Angeles, CA) e Full Sail University (Winter Park, FL), 2020 |
Formati | CD, LP, download digitale, streaming |
Trivium - cronologia | |
Singoli | |
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What the Dead Men Say è il nono album in studio del gruppo musicale statunitense Trivium, pubblicato il 24 aprile 2020 dalla Roadrunner Records.
Recensione | Giudizio |
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AllMusic[5] | |
Kerrang![2] | |
Louder Sound[1] |
Si tratta del secondo album del gruppo prodotto da Josh Wilbur e con il batterista Alex Bent. I brani IX, traccia strumentale e brano d'apertura del disco, e Scattering the Ashes sono stati utilizzati, in anteprima, per il trailer di Spawn di Mortal Kombat 11[6]. Il disco presenta forti influenze da vari generi heavy metal, tra i quali thrash, melodic death metal, black metal e metalcore[2][3][4]. In particolare, è stato descritto come un mix dei precedenti album del gruppo Ascendancy (per le sonorità metalcore), Shogun (per le sonorità thrash metal) e In Waves (per la potenza sonora)[3]. L'album è stato promosso con il "Metal Tour of the Year", inizialmente organizzato per l'estate 2020 con i Megadeth, i Lamb of God e gli In Flames; a causa dall'impossibilità di esibirsi dal vivo a causa dell'emergenza COVID-19, il tour è stato successivamente posticipato sino all'estate 2021, con la sostituzione degli In Flames con gli Hatebreed.
Testi e musiche dei Trivium.
Classifica (2020) | Posizione massima |
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Australia[7] | 5 |
Austria[7] | 4 |
Belgio (Fiandre)[7] | 12 |
Belgio (Vallonia)[7] | 113 |
Canada[8] | 43 |
Finlandia[7] | 10 |
Francia[7] | 165 |
Germania[7] | 4 |
Giappone[9] | 66 |
Grecia[10] | 48 |
Irlanda[11] | 5 |
Paesi Bassi[7] | 46 |
Polonia[12] | 16 |
Portogallo[7] | 8 |
Regno Unito[13] | 12 |
Repubblica Ceca[14] | 64 |
Slovacchia[15] | 42 |
Stati Uniti[16] | 35 |
Svizzera[7] | 10 |
Ungheria[17] | 9 |